Devo ammettere che non c'è confronto!

Devo ammettere che non c’è confronto!

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Sono giorni che andiamo avanti a bloccare persone, sia su Facebook che su Telegram, perché, come sa chi mi segue, periodicamente facciamo un po’ di “pulizia”, cioè leggiamo i commenti e blocchiamo chi non risuona col nostro lavoro. È un’attività che impiega molte energie, tuttavia è necessario farlo periodicamente – fa parte del gioco dei social – per i motivi che vi ho spiegato più volte e che riguardano la QUALITÀ VIBRATORIA del gruppo e la sua COESIONE INTERNA. Non dico che sia possibile tenere alta la qualità d’un gruppo spirituale su Facebook, non lo si può fare già per definizione, ma ogni volta che scende al di sotto della decenza tentiamo di riportarlo in carreggiata.

valigetta da esorcista e cacciatore di vampiri

I primi che ad ogni “giro di pulizie” vengono bloccati sono proprio quelli che quando vengono bloccati la prendono sul personale e vanno su altre pagine a piangere, lamentandosi del fatto che Brizzi non accetta il confronto. Questo dimostra che DOVEVANO ESSERE BLOCCATI.

«Ma Brizzi, perché in questa pagina bloccate le persone, dovreste accettare il confronto!»

Che Dio mi salvi dall’avere un giorno bisogno d’un confronto con voi!

Lo scopo di questo gruppo NON È MAI STATO il confronto. Io esprimo il punto di vista d’un insegnamento. Se non sei d’accordo te ne vai… e ognuno per la sua strada.

La ricerca del confronto è un meccanismo tipico della filosofia attuale. Parliamo di un’aberrazione recente. La cultura non si guida da sé; se in ogni epoca non s’incarna un certo numero di filosofi, essa ristagna.

Anticamente, la filosofia era iniziatica: i filosofi insegnavano e gli allievi imparavano… e per i primi tre anni non potevano nemmeno fare domande. Vi assicuro che non potevate andare da Parmenide o da Platone a “discutere di filosofia” o di società!

«Ma Brizzi, insegni il non giudizio e la tolleranza e poi cancelli i commenti che non ti piacciono?»

IO MI GUARDO BENE DAL GIUDICARE QUALCUNO PERCHÉ NON SEGUE QUESTO INSEGNAMENTO, MA NON GLI PERMETTO DI ABBASSARE LA VIBRAZIONE DI CHI INVECE QUELL’INSEGNAMENTO LO SEGUE CON ENTUSIASMO.

Il giudizio non è un fenomeno così semplice da comprendere, ma di solito le persone danno per scontato di comprenderlo e, soprattutto, di riconoscerlo negli altri. Per comprendere appieno il meccanismo del giudizio occorrono anni di lavoro su di sé, che la maggior parte di voi non ha ancora svolto. Non ve ne faccio una colpa, ma perlomeno riflettete un istante prima di leggere il giudizio nelle parole d’un’altra persona. Per fare questo, non occorre nemmeno aver lavorato su di sé.

«Brizzi, sei un dittatore! Quelli che sono d’accordo con te li fai restare e gli altri li butti fuori».

Beh… sì… è la mia pagina ufficiale, viene trasmesso un particolare insegnamento, quindi funziona esattamente così!

Bravo, sei uno arguto, forse non ti cancello più (ho detto forse)!

Non si tratta di idee religiose o politiche, ma solo di capacità di discernimento: se non riesci a capire chi sono e cosa stanno facendo Jim Caviezel o Vladimir Putin, se non riesci a capire che Dio è ancora a tutt’oggi l’ipotesi più valida per la creazione del nostro universo… dimostri di avere il discernimento di una caffettiera… e io ti butto fuori. Non mi interessa avere uno “scambio di opinioni” con te.

Se credi che sarebbe mio dovere tenerti nel gruppo perché “bisogna essere inclusivi di tutte le idee”, significa che da bambino ti hanno dato troppe cinghiate e adesso sei uno che trova intellettualmente stimolante stare a guardare la vernice che asciuga sulla parete!

Per quanto concerne l’accusa di essere un “dittatore”, mi piace citare una frase di Federico Cimaroli: «Non mi è mai piaciuta la democrazia spirituale». E io aggiungo che NON È MAI ESISTITA LA DEMOCRAZIA SPIRITUALE, perché è un sistema corrotto tipicamente umano che non esiste né in natura né fra i Maestri di Shamballa; in verità non esiste nemmeno nei nostri governi, ma gli zombie che si aggirano per le nostre strade sono convinti di sì. Io seguo chi è più avanti di me e sono seguito da chi è più indietro e crede in me. Questo è L’UNICO SISTEMA DI GOVERNO CHE RISPETTO ED È QUELLO PIÙ EFFICACE NELLE DECISIONI. Non è un caso che anche nelle aziende e nelle organizzazioni, militari e non, funzioni proprio in questo modo, mentre al popolino che va a votare viene fatto credere che siano i cittadini stessi a prendere le decisioni!

Voglio rassicurarvi: non spaventatevi, poiché la mia è una DITTATURA BENEVOLA, dove se non ti sta bene “ti sfanghi dal cazzo”, come dicono in Romagna, e nessuno ti verrà mai a cercare. Al limite, ti mandiamo una timida coppia di Testimoni di Geova a citofonarti sotto casa, giusto per informarti che Dio non è morto, come invece affermava il baffone di Lipsia (che comunque apprezzo).

Non posso fare a meno di amarvi tutti.

Il vostro Scarasaggio, senza confronto

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

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