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Bergoglio, cardinali, conclave, elezione, papa, Prevost, Ratzinger

Mettiamo l’accento su alcune questioni, in merito all’incarico del papa, che sono nate di recente nell’ambiente new age (nel quale anch’io mi vanto di sguazzare!).

Osservo, per l’ennesima volta, che quando la new age si occupa di filosofia o religione, manifesta tutti i suoi limiti.

Punto primo. Il signor Bergoglio era davvero papa oppure no?

No, non era papa perché è stato eletto quando il precedente papa – regolarmente eletto nel 2005 – era ancora in vita. Finché un papa non è morto… resta papa. Forse vi sembrerà strano, ma è così. Perché è così? Perché lo Spirito Santo discende su colui che occupa tale ruolo.

Qualcuno fra di voi ha commentato a qualche mio vecchio articolo che l’elezione del papa non è un sacramento, ma solo un incarico politico e sociale, per questo motivo non c’è alcuna discesa dello Spirito Santo su di lui. Mi permetto di far notare che lo Spirito Santo, in alcuni particolari momenti, può discendere su chiunque di noi, soprattutto se abbiamo un ruolo che ci permette di influenzare migliaia o milioni di persone. Io ho più volte vissuto personalmente questo fenomeno, perciò, a maggior ragione, so che accade lo stesso per chi è chiamato a ricoprire l’incarico di papa, che riveste la funzione più importante della cristianità occidentale: da che mondo è mondo, il pontefice dovrebbe essere colui che “fa da ponte” tra Dio e la cristianità.

Nel caso del papa, lo Spirito Santo discende con peculiarità appartenenti a quel ruolo specifico, ragion per cui la modalità con cui lo Spirito Santo adombra il papa non sarà mai la stessa con cui discende in me o in qualcuno fra di voi. Tali peculiarità – che riguardano la capacità di irradiare a milioni di persone l’energia dello Spirito – si manifestano in una sola persona alla volta e continuano a farlo finché essa non lascia l’incarnazione fisica.

Se la vostra unica fonte di conoscenza è il Diritto Canonico, vi risulterà quantomai difficile verificare personalmente la veridicità di tali affermazioni.

Punto secondo. In passato, ci sono stati casi di papi che hanno abdicato per motivi di salute?

NO, MAI. Le rare volte in cui è accaduto che un papa fosse sostituito, si è sempre trattato di situazioni di costrizione, mai di salute. In effetti, anche nel caso di papa Benedetto XVI (papa Ratzinger) si è trattato di una ragione di costrizione, anche se ufficialmente si è parlato in maniera vaga di “motivi di salute” (ha rinunciato nel 2013, ma è morto nel 2022, dopo aver scritto due libri più altri due pubblicati postumi!). La regola è che TUTTI i papi proseguono il loro ministerio fino alla morte.

Come affermo nel mio articolo I due papi: Ratzinger e Bergoglio:

«Inoltre egli fa da ponte (=pontefice) fra la Terra e il Cielo, fra i fedeli e Dio. E il papa resta papa finché è ancora in grado di gestire il piano mentale della personalità, dopodiché – indipendentemente dal fatto che sia vivo o meno – se ha perduto la lucidità mentale, il ruolo diviene automaticamente vacante.»

[Per un approfondimento – in particolare per quanto concerne la distinzione tra munus e ministerium e il loro impatto sulla validità della rinuncia – consiglio la visione di questo video: https://www.veritatemincaritate.com/wp/non-consegnero-il-leone-il-caso-della-declaratio-di-benedetto-xvi-unanalisi-canonico-storica/ ]

Punto terzo. Dal momento che lui non era papa, ma ha comunque nominato dei cardinali durante il suo incarico – e questi cardinali fanno parte del conclave che elegge il nuovo papa – allora il nuovo papa non è più legittimato?

No… o almeno… non necessariamente.

Il fatto che essi siano stati eletti da un personaggio che è stato un papa sotto l’aspetto nominale, ma non lo è stato anche sotto l’aspetto spirituale, non comporta automaticamente che essi non siano in grado di svolgere bene il loro compito. Fra i cardinali sono rappresentati livelli di coscienza – e di apertura verso lo Spirito – anche molto differenti. Ricordiamoci sempre che non sono unicamente le “forze oscure” a muovere il mondo, bensì anche la Fratellanza dei Maestri, la quale instancabilmente tenta di influenzare l’anima di coloro che rivestono un ruolo di preminenza sociale, finanziaria, politica e religiosa…

In conseguenza di ciò, non è detto che i nuovi cardinali siano degli incapaci e non è detto che il nuovo papa sarà un inetto come il signor Bergoglio.

Diamo un possibilità al nuovo papa.

Se sarà o meno un papa illuminato lo capiremo DA CIÒ CHE DIRÀ E DA CIÒ CHE FARÀ, non dalla modalità con cui è stato eletto.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]