Spiegare l'amore ai giovani

Spiegare l’amore ai giovani

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Salvatore Brizzi
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amore, coppia, fidanzata, fidanzato, giovani, omicidio, possesso

Recente fatto di cronaca: ragazzo di 19 anni uccide fidanzata quattordicenne.

Ci sono alcuni punti da considerare.

Premessa: per me si tratta di un fatto di cronaca e non mi causa trasporto emotivo, perciò non giudicherò nessuna delle due parti, ma farò solo delle considerazioni, utili per chi sta lavorando su di sé.

Primo. Il fidanzato ha il classico sguardo da demente: spento, privo di vivacità intellettuale. Lo dico unicamente per far notare questo particolare, che evidentemente non ha notato la ragazza e non hanno notato nemmeno i genitori della ragazza. La prima domanda da porsi è infatti: sappiamo riconoscere il livello di coscienza di chi abbiamo di fronte?

Un fondamentale concetto che andrebbe – e che un giorno sarà – trasmesso ai giovani, è questo: gli esseri umani NON SONO TUTTI UGUALI, ma si trovano A DIFFERENTI LIVELLI DI COSCIENZA e la diversità di coscienza fra uno e l’altro può essere anche molto marcata.

Più si entra all’interno di sé e più si diventa capaci di riconoscere il livello di coscienza di chi abbiamo di fronte. Non sto parlando di sapere vita, morte e miracoli dell’altra persona, ma almeno riconoscere uno sguardo da demente… fin lì ci possiamo arrivare.

Secondo. Fino ai tre anni il bambino non dovrebbe allontanarsi quasi mai dalla mamma, quindi, se possibile, niente asilo nido. Fino ai sette beneficia di una protezione da parte di un deva (il cosiddetto “angelo custode”), che non può evitargli il suo karma, ma può evitargli sofferenze inutili. Prima dei quattordici anni non si dovrebbero MAI avere rapporti sessuali, perché i corpi sottili potrebbero danneggiarsi. Tenete conto del fatto che la fellatio per l’esoterismo è considerata un rapporto completo, almeno per quanto concerne la donna, in quanto lei è la “ricevente” e viene particolarmente influenzata sui piani sottili, anche di più rispetto al rapporto con penetrazione (si legga a tal proposito La sacra Sessualità, 2017, Antipodi Edizioni).

Fino ai 21 anni – la reale maggiore età – la donna è ancora karmicamente sotto la responsabilità dei genitori. Questo significa che devono occuparsi di come sta e sapere quale genere di persone frequenta. In particolare, dovrebbero sapere con chi è fidanzata e se ha rapporti sessuali. In teoria, anche per il maschio la responsabilità genitoriale perdura fino ai 21 anni (non si capisce perché nel 1975 sia stata spostata arbitrariamente a 18 anni!), tuttavia, dal punto di vista pratico, possedendo un’energia penetrante, risulta più protetto rispetto all’adolescente donna, la quale accoglie più facilmente le energie esterne e quindi è anche maggiormente soggetta a “sporcarsi” e ad essere influenzata.

Questa lezione è quindi rivolta ai genitori: siate responsabili di quanto accade ai vostri figli. I “genitori moderni”, che tirano su i propri figli come selvaggi quando sono piccoli e lasciano loro piena libertà quando sono adolescenti – perché non vogliono sembrare repressivi agli occhi degli amici – stanno semplicemente facendo dei danni.

Terzo. La ragazza uccisa non è meno responsabile del ragazzo che l’ha uccisa. Finché non smetteremo di inculcare nelle giovani donne il concetto di “vittima passiva della violenza del maschio”, la situazione femminile non cambierà. Fino a quando verranno fatti film come C’è ancora domani di Paola Cortellesi, la situazione non cambierà!

Invece di insegnare a vostra figlia che il maschio è pericoloso, ditele che SE FA SCELTE STUPIDE, MUORE.

SE NON SI SVEGLIA E APRE GLI OCCHI, MUORE.

CREATE DONNE CONSAPEVOLI E SVEGLIE, NON VITTIME.

Quarto. L’amore non è possesso. L’amore è un Cuore che si apre, non una mano che si stringe intorno a un oggetto. L’amore è un donare, non un prendere, esattamente come per la ricchezza: più doni, più ricevi. Infatti l’amore È una ricchezza. Se dono i miei talenti, riceverò in cambio una ricompensa, ma non dono con lo scopo di ricevere la ricompensa. (si veda Più dai più hai di Adam Grant, peccato sia andato fuori catalogo…).

L’amore è lasciare l’altro libero di esprimere la bellezza della sua anima, e se per un periodo della sua vita vuole farlo vicino a noi… possiamo solo ringraziarlo, ma non possiamo decidere NOI per quanto tempo deve continuare a farlo!

L’amore non è un’acquisizione. Non è un contratto che ci rende proprietari di qualcosa. Il partner non è tenuto a rispettare alcun accordo, anche se a parole vi siete fatti delle promesse. Se una donna ti promette eterno amore… e dopo una settimana ti vuole lasciare… beh… sappi che è normale! Prima ti abitui… meglio è… e lo dico per la tua stessa felicità!

Insegnate questa visione matura dell’amore, ma per poterla insegnare dovete averla acquisita voi stessi per primi.

Quindi, buon lavoro.

PS: per chi volesse approfondire, in passato ho scritto questo articolo: L’omicidio di Giulia e il lavoro su di sé

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]