La Porta d'Oro: Precisazioni sui vari personaggi che mi girano attorno

Questo articolo non vuole essere squalificante per i personaggi a cui mi riferisco e per i quali, in verità, nutro rispetto.

Non farò i loro nomi, sia perché alcuni non sono per nulla conosciuti, e al momento non ho alcuna ragione per dar loro maggiore notorietà (se sono bravi, la notorietà se la creeranno da soli), sia perché vi conosco, cioè conosco il mio variopinto pubblico e so per certo che la maggior parte di voi sentenzierebbe subito: «Hai visto? Ha parlato male di …. …. Cosa ti avevo detto? Allora è vero che è un ladro, allora è vero che è un maniaco sessuale, allora è vero che si inventa le letture astrologiche, ecc. ecc.»

Questo articolo vuole invece essere, per usare un termine caro al filosofo greco Clitoride di Elea, una ablutione caput (una “lavata di capo”) per il gregge new age, o almeno per quella parte di gregge new age che imita, ripete e segue tutto quello che faccio io, anche nella mia vita privata... persone che poi si lamentano con me se qualcosa va storto.

Sono accaduti vari episodi nel corso degli anni, ma riporterò solo l’ultimo in ordine di tempo, quello che mi ha spinto a scrivere questo articolo.

Una ragazza di circa venticinque anni mi contatta per dirmi di essere stata da un’astrologa mia amica, che aveva visto cenare accanto a me dopo un mio corso, mi aveva sentito scherzare con lei e mi aveva sentito dire a voce alta la frase: «Tu devi essere una in gamba!». Per farla breve, la ragazza dopo cena ha parlato in privato con l’astrologa, la quale le ha confermato di conoscermi da anni, e ha preso appuntamento per una consulenza.

Al termine della consulenza l’astrologa le ha chiesto 200 euro. Lei non se l’aspettava, non è rimasta soddisfatta dalla consulenza e si è sentita truffata. Le sue parole sono state: «Brizzi, devi stare attento a chi frequenti, a chi proponi e ai personaggi con cui fai le interviste, perché le persone, soprattutto i ragazzi più giovani, si fanno facilmente influenzare da chi rappresenta un’autorità. Io ho fiducia in te (e continuo ad averne), per questo motivo il fatto che quella donna ti conoscesse da tanto tempo è stata per me una conferma di validità, come se tu ne fossi in qualche modo il garante».

Il tema del denaro è emerso anche in altri episodi. Per esempio, diverse persone si sono lamentate con me per aver speso migliaia di euro in corsi di vario genere, dal public speaking al motivazionismo, per arrivare fino a costosissimi livelli di reiki. Tutti corsi che io non sapevo nemmeno quanto costassero, ma magari ho pubblicato qualcosa riguardante quei relatori su un mio profilo social oppure mi hanno visto cenare con qualche personaggio famoso. Io rilascio un’intervista a qualcuno... e voi pensate subito che io garantisca per la sua validità, onestà e livello spirituale. Il problema non è mio, non è nemmeno di quella persona... quindi secondo voi di chi è il problema?

Come direbbe il nostro sempre ottimo Clitoride di Elea: «Quis est cojonem?» (chi è il coglione?).

Qualche anno fa ho rilasciato un’intervista a un bellissimo ragazzo che fa l’insegnante di meditazione. Non avete idea di quante persone mi hanno chiesto se è bravo a insegnare meditazione, se potevano iscriversi ai suoi corsi, se lo consigliavo, se potevano seguirlo. Dando per scontato che fossimo amici di vecchia data e, soprattutto, che io avessi seguito i suoi corsi di meditazione o fossi in qualche modo un suo collaboratore. Mi chiedevano addirittura il costo dei corsi! Ovviamente, non ho risposto a nessuno, anche se in quel caso avrei messo una mano sul fuoco sulla sua onestà e sulle sue capacità.

Come ho già scritto di recente (non ricordo dove) io ho sempre tanta pazienza con voi. Ho così tanta pazienza che se incontro un monaco zen... è lui che mi chiede di farsi un selfie con me!

Se una persona mi accompagna in macchina da qualche parte, mangiamo insieme e trascorre tante ore con me, voi pensate subito che sia un iniziato! Non vi viene neanche in mente che le persone che mi sono più vicine, magari quelle che mangiano con me a cena dopo i corsi... SONO IN VERITÀ QUELLE CHE HANNO PIÙ BISOGNO, non quelle più sveglie! 😊 Alcune volte nemmeno loro si rendono conto che io permetto loro di frequentarmi più da vicino unicamente perché hanno più bisogno di altri, non perché sono migliori degli altri.

La circostanza che mi appare più strana è che chi si sente truffato non denunci nessuno, nemmeno si arrabbia con l’astrologa di turno che pensano li abbia truffati, non le chiedono nemmeno indietro i soldi. In pratica... non ammettono di essere stati degli sprovveduti, ma vengono invece a lamentarsi da me. Quindi mostrano di essere doppiamente coglioni (duplex cojonem, direbbe il nostro sempre amato Clitoride).

Il livello massimo credo sia stato raggiunto da una piacente signora che si lamentava via mail con codeste parole: «Brizzi, sono stata a un seminario con un personaggio che dice di essere stato il tuo maestro quando tu eri giovane. Il seminario è stato bello, si è parlato di Cuore tutto il tempo, era anche a offerta libera, però poi quando alla fine della giornata sono andata a fargli una domanda, lui mi guardava in maniera strana e ha provato ad allungare le mani, mi toccava di continuo e mi diceva che sono bella e che sono una grande sacerdotessa. Ero gratificata dalle sue parole, ma ho anche percepito che c’era qualcosa che non tornava. A mio marito, che era presente, ha detto che sarebbe potuto diventare un grande divulgatore del suo insegnamento. Come è possibile che una persona che ha ancora evidentemente qualche problemino con la personalità, e con l’ego in generale, sia stato il tuo maestro tanti anni fa?»

Vi sarete accorti, che io sono diventato un carro su cui tanti personaggi del mondo della spiritualità – e non solo della spiritualità – vogliono salire. C’è quello che fa vedere sui social che è un mio grande amico e c’è quello che dice che è stato il mio maestro su Atlantide. Io di maestri ne ho avuti diversi, e per me sono stati TUTTI fondamentali, anche i maestri di meditazione, ma nessuno si è mai sognato di farsi pubblicità rimarcando il fatto di avermi avuto fra i partecipanti di alcuni suoi seminari all’inizio degli anni duemila. Di solito funziona al contrario: è il relatore che si vanta di aver avuto un maestro importante. Non è mai successo che un “maestro” provasse ad acquisire punti vantandosi di aver avuto degli allievi che poi nel tempo sono diventati famosi.

Mi stupisco (in realtà no!) del fatto che voi nemmeno veniate a chiedere il mio parere. Non vi chiedete cosa è un maestro, né quale rapporto intercorre tra maestro e allievo, né perché una persona ci tiene a far trapelare una vecchia frequentazione con un personaggio noto di oggi, mentre al mio vecchio maestro di meditazione Zazen, per fare un esempio, non verrebbe mai in mente una cosa del genere... ammesso che sia ancora vivo. Salvo poi scrivere mail dove vi lamentate che vi hanno fatto pagare diecimila euro per insegnarvi a dire il vostro nome e cognome in pubblico senza scoppiare a piangere, oppure che siete andate dal “maestro di Brizzi” e questo ha provato a togliervi le mutande!

«Per vere cojonem nihil potet facere» affermava il mai abbastanza osannato Clitoride di Elea: per chi è veramente coglione non si può fare nulla.

Non provo risentimento per nessuno. La mia visione ironica della cosiddetta realtà mi impedisce di farlo. Ho scritto questo articolo sia perché in tal modo spero di porre fine a queste imbarazzanti (per voi) situazioni, sia per trasmettervi un sempre utile insegnamento: non diventate migliori se avete fatto un’intervista con me, non diventate migliori se vi fate vedere a cena con me, non diventate migliori se io ho partecipato a un vostro corso. IN QUESTO MODO NON GUADAGNATE ENERGIA, MA LA PERDETE. Ho sempre spiegato questo semplice principio nei miei corsi, eppure molti relatori e professionisti del settore continuano ad essere convinti del contrario; questo succede perché diversi “guru” del marketing insegnano ancora che se ti fai vedere con qualcuno di famoso diventi famoso anche tu. È vero, diventi temporaneamente più famoso sui social... ma non diventi migliore! Quindi, con il tempo, vai soggetto alla Legge di Compensazione e ricadi nel tuo girone infernale.

Secondo lo stesso principio, molte persone fra il pubblico continuano ad essere convinte che se qualcuno fa qualcosa con me “deve essere uno in gamba”. Anche in questo caso, a un certo punto vi sveglierete da questa illusione e andrete soggetti alla Legge di Compensazione, ossia, resterete delusi da quella persona.

«Per vere cojonem nihil potet facere.»

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

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