mercoledì 8 febbraio 2023

Discorso di Chiara Ferragni a Sanremo

Stavo passeggiando all’aria aperta, in giardino, pieno di speranze e fiducia nel futuro, come un nazista a cui hanno appena rivelato il nascondiglio di Anna Frank, quando all’improvviso mi chiama mia moglie per dirmi che su Youtube è disponibile la registrazione dell’intervento di Chiara Ferragni a Sanremo. Premetto, per quei pochi che ancora non lo sanno, che ogni anno io seguo, magari in differita su Youtube, la kermesse canora della città dei fiori, in quanto tutto ciò che accade in quel contesto è sempre simbolico di ciò che accade alla nostra società. Un po’ come seguire il Grande Fratello o le trasmissioni di Maria De Filippi. Proprio perché rappresentano l’italiano medio, possono fornire il polso di quanto accade a un’intera popolazione.


Il Presidente della Repubblica Mattarella che interviene al festival è indubbiamente un evento storico e rappresenta la discesa ultima e totale della politica nelle sabbie mobili della folla. Simbolicamente, manifesta l’assenza di differenza qualitativa fra le masse e chi le governa. Il bisogno di consenso fa discendere il leader alla base della piramide di cui invece dovrebbe rappresentare il vertice. Avrete sicuramente notato che sta accadendo la stessa cosa in ambito religioso, grazie alle manifestazioni popolari di Jorge Mario Bergoglio. Quando il leader lavora unicamente in favore del consenso della maggioranza, sta affrettando il disfacimento dell’intera struttura, la quale non può stare in piedi senza un vertice che faccia da riferimento e ispirazione. L’ispirazione non può mai venire dal basso.

Anche l’intervento di Benigni possiede un importante valore simbolico. Questo personaggio, che un tempo fu geniale, oggi rappresenta l’italietta poco dotata intellettualmente che preferisce restare di idee “vagamente di sinistra”; non vere e proprie idee politiche di sinistra, alla Berlinguer, ma le idee di social-sinistra che vanno di moda oggi e che non hanno alcun valore ideologico: viva la libertà, apriamo le frontiere, aiutiamo gli immigrati, aiutiamo i ragazzini a cambiare sesso, no alle guerre, no allo sfruttamento, pari opportunità per le donne, salviamo il pianeta. Da un paio di decenni a questa parte Benigni si è fatto vessillo di queste ideuzze di social-sinistra, capaci di raccattare il consenso di qualsiasi giovane senza idee politiche chiare. Nei suoi interventi, riesce a creare un’atmosfera per cui se pensi che sia giusto diminuire l’afflusso di immigrati o allontanare la tua nazione dalla venefica influenza della Nato... subito ti viene un senso di colpa perché credi di essere a favore delle deportazioni e dei campi di concentramento!

Amadeus meriterebbe un trattato di psicologia dedicato interamente a lui. È uno dei pochi personaggi di cui posso dire senza dubbio che “ci crede veramente”. Mattarella non ci crede, Benigni non ci crede, Bergoglio non ci crede, Fiorello non ci crede, nemmeno Gianni Morandi ci crede, invece Amadeus ci crede. Lui dice tutto ciò che il Sistema si aspetta che dica... perché è ciò che anche lui pensa. Amadeus non deve farsi violenza per consigliare le punture deltoidali ai bambini o per dire frasi nazionalpopolari sul palco dell’Ariston, lui lo fa perché quelle sono le frasi che lui davvero pensa. Lui è nazionalpopolare anche quando è da solo a casa sua, nella sua intimità. Lui davvero ride delle battute che si fanno nelle trasmissioni televisive. Non fa finta, le trova davvero divertenti. Il Sistema gli aderisce come una seconda pelle. Non sto scherzando, vi sto dando uno spunto di riflessione che concerne la capacità di osservare e di osservarsi. Osservare la psicologia d’un personaggio televisivo può essere prezioso dal punto di vista del lavoro su di sé.

Ma veniamo alla nostra Chiara Ferragni. Il suo intervento di 9 minuti può essere riassunto nella frase: “Noi donne possiamo avere successo anche se siamo donne”. Ci troviamo di fronte alle solite banalità sul fatto che le donne devono avere le stesse possibilità degli uomini e raggiungere gli stessi traguardi. Con la voce rotta dall’emozione lancia slogan motivazionali come: “Non sminuirti mai di fronte a nessuno!” e “Non avere mai paura delle conseguenze dell’essere chi sei!” 

Alla fine degli anni ’60 sarebbe potuta sembrare intelligente, ma evidentemente nessuno le ha raccontato che questi erano, per l’appunto, gli slogan delle femministe degli anni ’60, così come nessuno ha detto ad Achille Lauro, a Rosa Chemical e ai Maneskin che se Renato Zero, Freddy Mercury e David Bowie non ci avevano scandalizzato all’epoca, non potranno riuscirci loro oggi. È come se tutti questi personaggi fossero ideologicamente in ritardo di una quarantina d’anni.

La nostra Chiara giunge a inesplorate profondità di psicologia sociale quando si chiede: “Quante volte la società fa sentire in colpa le donne perché lavorando stanno lontano dai figli? E quante volte lo stesso trattamento è riservato agli uomini?” Segue applauso scrociante del pubblico dell’Ariston.

Nessuno le ha spiegato che i bambini devono stare con la mamma per una questione energetica oltreché psicologica. Il padre può essere più assente della mamma senza per questo causare traumi, ma la mamma deve esserci sempre, la mamma è quella che ti ha tenuto dentro il suo corpo per 9 mesi. La mamma è quella che possiede l’energia accogliente, la coppa, mentre il papà possiede l’energia penetrante, la bacchetta. Il papà deve far sentire che c’è, anche quando non è fisicamente in casa, ma non ha lui il compito di portare il bambino in fasce sulla schiena, perché quella è l’energia che deve portare la mamma. E il senso di colpa ti viene perché è giusto che ti venga, visto che non stai abbastanza tempo con i tuoi figli. Ma il discorso sarebbe decisamente più lungo. In ogni caso, il sessismo non c’entra niente, più che altro c’entrano il buon senso e la sensibilità naturale.

Nell’ascoltare queste affermazioni della Ferragni, per la prima volta ho cominciato a comprendere le motivazioni che spingevano ad agire Jack lo Squartatore alla fine dell’ ’800.

Detto questo, il mio articolo risulterebbe sterile come il suo intervento se mi fermassi ad osservare l’“ottava bassa” di ciò che ha detto. Il nostro compito di persone che lavorano su di sé è quello di osservare la realtà a partire dal Cuore, altrimenti non saremmo migliori d’un qualsiasi giornalista sportivo!

Chiara Ferragni simboleggia la transizione da un’era maschile a una femminile. Inizialmente, tale transizione costringe le donne a porsi obiettivi maschili e a comportarsi utilizzando l’energia maschile. I film di Hollywood cominciano a riempirsi di donne che risolvono problemi sparando e tirando pugni, come hanno fatto Stallone, Bruce Willis e Schwarzenegger per decenni. La nostra Chiaretta è una ragazza di Cuore, intraprendente, molto insicura, un’anima che si è presa il compito di diventare “personaggio pubblico” su questo pianeta e in particolare in questa nazione, per simboleggiare la Forza dell’energia femminile. I solchi di questa energia sono ancora tutti da tracciare. La prima che fece un tentativo fu Ipazia di Alessandria. Oggi lo fanno tutte quelle donne che “giocano al gioco degli uomini sul loro campo”. Tante ragazze con le sue stesse insicurezze si sono ispirate e si ispirano a lei per “farcela” nella vita.

Un giorno l’energia femminile sarà davvero femminile e gli uomini saranno costretti a giocare sul campo delle donne e con le regole delle donne. Le donne conquisteranno il mondo utilizzando l’accoglienza anziché la penetrazione. Non dovranno lottare, non dovranno tirare pugni, ma incarneranno una Bellezza che lascerà semplicemente senza fiato, anziché provocare la competitività maschile.

Chiara Ferragni rappresenta già oggi le possibilità offerte dall’energia dell’accoglienza, altrimenti la sua anima non avrebbe mai accettato di prendersi in carico l’anima di un ragazzo come Fedez, che passa la maggior parte delle sue ore di veglia a riflettere sul design del suo cellulare.

Per chi non ci avesse capito niente... questo è un articolo di approfondimento.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

 

 

 Traduzione in spagnolo

Salvatore Brizzi

YO SOY EL DUENO DE MI ALMA

http://www.salvatorebrizzi.com/2023/02/traduzione-in-spagnolo-di-io-sono-il.html

 


 

Ultima uscita

Salvatore Brizzi

SENZA IO E SENZA DIO

http://www.salvatorebrizzi.com/2022/08/senza-io-e-senza-dio.html


 

 

PRIMA LEZIONE DEL CORSO DI RISVEGLIO

https://www.ilgiardinodeilibri.it/video-streaming/__corso-di-risveglio-1-video-seminario-streaming.php?pn=130


 

 

 È USCITO L’AUDIO-LIBRO

MANUALE DI INSURREZIONE

Letto da Salvatore Brizzi

https://www.ilgiardinodeilibri.it/audio-download/__manuale-di-insurrezione-audiolibro-mp3.php?pn=130 


 

 

LIBRO TASCABILE

Salvatore Brizzi

L’ATTENZIONE

http://www.salvatorebrizzi.com/2022/05/lattenzione.html


 

 

 È USCITO L’AUDIO-LIBRO

IO SONO IL PADRONE DELLA MIA ANIMA

Letto da Salvatore Brizzi

http://www.salvatorebrizzi.com/2022/07/audio-libro-io-sono-il-padrone-della.html


 

 

Con la Prefazione di Salvatore Brizzi:

DIALOGHI CON GERTRUDE

di Federico Cimaroli

https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__dialoghi-con-gertrude-federico-cimaroli-libro.php?pn=130

https://www.macrolibrarsi.it/libri/__dialoghi-con-geltrude.php?pn=166


 

L’ARTE DEL LAVORO

UN PERCORSO COLLAUDATO PER SCROPRIRE LA TUA MISSIONE

il nuovo libro di Jeff Goins (quello di “I veri artisti non fanno la fame)

http://www.salvatorebrizzi.com/2022/07/larte-del-lavoro.html

 

 

RECLAMA IL TUO POTERE

il nuovo libro di Mastin Kipp  (argomento: lavoro su di sé)

(non mi stancherò mai di dire quanto sia importante questo libro per il Lavoro su di Sé)

http://www.salvatorebrizzi.com/2021/10/reclama-il-tuo-potere.html


 

 

 

 

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