La Porta d'Oro: Lo spogliarello

Molte manifestazioni della società di oggi vantano un’origine sacra, avevano cioè in principio uno scopo simbolico evolutivo. Nel mio libro Le Sette Iniziazioni a un certo punto stilo un elenco: la scuola, l’harem, l’esame di maturità, la bacchetta del direttore d’orchestra, i padrini, il trono, ecc. ecc. sono scesi di ottava nel corso dei millenni, ma sono usanze, ruoli e oggetti che provengono direttamente dal modo di vivere della Fratellanza di Shamballa. Considerate che in verità tutto ciò che viviamo oggi È FRUTTO DI INTUIZIONE ED È NATO PER SCOPI ELEVATI.

Se siete in questo gruppo dovreste aver letto quel libro, ma io so che molti di voi non hanno ancora letto né quello né La Porta del Mago, e lo so, non perché io possieda una palla di vetro, ma semplicemente perché ho iniziato a seguire, almeno in parte, i vostri commenti. Quando mi chiedete se esistono anche alieni buoni – che ci aiutano – o se il lasciapassare verde è il marchio di cui si parla nell’Apocalisse, capisco che non avete letto i miei libri!

Peraltro, anche la palla di vetro avrebbe la sua origine a Shamballa, dove era fatta di luce, in seguito su Atlantide divenne di vetro, e serviva per scrutare l’intimo delle persone anche a distanza.

In ogni caso, dello spogliarello non ho mai parlato su nessun libro. A Shamballa, la sacerdotessa danzava – descrivendo movimenti del corpo e delle mani che erano simbolici e non casuali come oggi – e al contempo si liberava di sette veli, un minuto per ogni velo, per cui la danza durava sette minuti. Ve ne era anche una versione che durava sette minuti per ogni velo, quindi 49 minuti in totale. Il sacerdote assisteva alla danza in uno stato di totale Presenza, centrato sul suo Cuore, estasiato più dalla vibrazione irradiata che dalla bellezza fisica, la quale non era indispensabile.

Non vi ricorda nulla? La Salomè del Vangelo, per esempio (vedi Mc 6,17-28) oppure Ishtar, la dea babilonese dell’amore, della fertilità e dell’erotismo, la quale nella sua discesa nell’Oltretomba deve attraversare sette cancelli e si libera di un velo ad ogni cancello, giungendo nuda di fronte all’ultimo.

I sette veli corrispondono ai sette chakra che si riattivano (che incrementano la loro frequenza) e allo stesso tempo all’ascesa attraverso i sette piani dell’esistenza, abbandonando ad ogni piano un’identificazione con il corpo che corrisponde a quel piano: fisico, emotivo, mentale/causale, buddhico, atmico, monadico, divino. Dopo aver lasciato cadere l’ultimo velo, la sacerdotessa si presenta nuda al cospetto dello Spirito Divino, che viene rappresentato dal sacerdote, il quale la osserva per tutto il tempo in contemplazione, senza intervenire. Non fa forse così lo Spirito Divino, che per eoni attende in silenzio che l’anima compia il suo percorso incarnativo, fino a ritornare a Lui? A questo punto avviene l’accoppiamento, cioè l’unione fra il Cielo e la Terra, lo Spirito e la Materia, la quale è stata liberata dai suoi sette fardelli.

Marcello Mastroianni e Sofia Loren

Tutto ciò si è trasformato nello spogliarello moderno: una donna che si muove sinuosamente mentre si toglie i vestiti, con lo scopo di eccitare l’uomo. Di per sé non c’è nulla di sbagliato nemmeno in questo, anche se bisognerebbe farlo a un’ottava un po’ più elevata, magari tentando di non stimolare solo gli istinti più bassi, avvolgendo il tutto con un senso di sacralità. In ogni caso, l’energia femminile (accogliente) si mostra e favorisce l’emergere dell’energia maschile (penetrante).

Nelle donne che aspettano l’8 marzo per sbavare davanti a uomini palestrati che si spogliano, invece, oltre a essersi persa la sacralità originaria, si è anche operata un’inversione energetica pericolosa: la donna, nella sua smania di “essere alla pari” con il maschio, imita le sue peggiori manifestazioni: partecipa a gare di bodybuilding, fa la guerra, diventa competitiva sul lavoro... e si diverte a guardare “uomini” che si spogliano. Quegli uomini hanno in realtà un’alta dose di energia femminile (vi assicuro che uno spartano il culo in quel modo non riesce a muoverlo!) e quelle donne, che infilano i soldi negli slip dei ballerini, sono molto più maschili e penetranti di quanto sarebbero disposte ad ammettere.

D’altronde, attraversiamo un’epoca in cui tutto è invertito, un’epoca nella quale una manifestazione di energia tipicamente maschile, viene universalmente confusa con una manifestazione di libertà femminile. Se non vogliamo più guerre, la donna deve insegnare all’uomo, non imitarlo. Ma questa... è un’altra storia.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

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CORSO DI RISVEGLIO

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di Salvatore Brizzi
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