Molti di voi, negli ultimi mesi si sono chiesti quale fosse il senso del titolo Io sono il padrone della mia anima. Molti di voi lo hanno letto tre volte – come avevo indicato – e lo hanno letteralmente studiato. Essendo il mio terzo libro come quantità di vendite (ma è stato pubblicato da meno di un anno!) dopo Risveglio e Draco Daatson, ho pensato fosse doveroso da parte mia chiarire i vostri dubbi in proposito.
«Se io sono il padrone della mia anima... allora io non sono la mia anima. Cosa sono? Il titolo è sbagliato. Il titolo non ha senso. Brizzi non ha idea di ciò di cui parla... ecc... ecc... ecc...»
La prima ragione di questo titolo è la sua forza estetica: è bello e forte. Dà immediatamente l’idea di qualcuno che è divenuto responsabile per tutto ciò che accade nella sua vita. Questo non ha niente a che vedere col controllo, in quanto sentirsi responsabili per tutto ciò che accade nella propria vita non vuol dire CONTROLLARE gli eventi della propria vita, il che sarebbe impossibile.
La seconda ragione merita una spiegazione più ampia. L’essere umano non è infatti costituito unicamente di personalità e anima, ma anche – e in misura maggiore – di spirito, ossia del Sé, l’alito divino. Ciò che noi veramente siamo è il Sé, sebbene nel corso del cammino spirituale iniziatico dobbiamo prima identificarci con la nostra anima (albedo) e solo successivamente con lo spirito divino (rubedo).
Come vi sarete accorti, il principio fondamentale di questo libro è il seguente: «La realtà esterna è solo apparente, perché tutto in verità accade all’interno della mia coscienza e io – coscientemente o meno – sono responsabile per tutto ciò che mi accade». Questa, però, è una frase che può essere detta unicamente a partire dal punto di vista del Sé, ossia dell’Uno. Finché siamo ancora nella mente oppure nell’anima, le cose continuano ad accadere al di fuori di noi.
Al contempo, imparare a ragionare in questo modo – il mondo è all’interno di me – in ogni occasione della propria vita, serve proprio a identificarsi sempre più pienamente con il Sé. Questa nuova visione del mondo è quindi sia causa che effetto dell’identificazione con il Sé Supremo.
Qual è, dunque, il significato del titolo Io sono il padrone della mia anima? Chi è questo “padrone”? Ovviamente, il Sé, ossia lo spirito divino. Solo Lui è il padrone. Solo Lui ci consente di percepire gli altri che si muovono al nostro interno. Una cosa è amare gli esseri umani, compresi i nostri nemici... e questo lo si fa con l’anima. Questo è infatti l’insegnamento di Gesù per l’umanità. Un’altra cosa è essere coscienza pura e amore puro, senza più soggetto che ama e oggetto che viene amato.
Ecco spiegato il senso del titolo.
Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]
IO SONO IL PADRONE DELLA MIA ANIMA
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