La Porta d'Oro: Risvegliare la macchina biologica

Questa è la versione ampliata e aggiornata del mio libro Risvegliare la macchina biologica per utilizzarla come strumento magico. Significa che il vecchio testo è rimasto intoccato, ma sono stati aggiunti diversi capitoli (la vecchia edizione era tanto breve da non avere nemmeno i capitoli). Abbiamo tenuto il prezzo volutamente basso (ai limiti del rientro delle spese): 11 euro, che in realtà diventano 9,35 con lo sconto. Lo abbiamo fatto perché questo libro era nato già nella sua prima versione con lo scopo di far arrivare al numero più alto possibile di persone il mio lavoro, anche a coloro cui sono risultato antipatico dopo aver visto qualche mio video... ma decidono che comunque 9 euro sono disposti a spenderli... per regalare il libro a qualche parente che non vogliono più rivedere!

Le dimensioni sono maggiori rispetto al passato, per cui adesso non sta più in tasca, ma tuttavia abbiamo verificato che in una borsetta entra comodamente. Perché metto l’accento su questo? Perché la sua caratteristica di amuleto/talismano (scegliete voi quale delle due funzioni volete che abbia) da tenere a portata di mano, è rimasta invariata.

Ma lasciamo parlare il testo...

« Io sono responsabile al 100% per tutto ciò che accade nella mia vita.

Questo è il mantra del mago. Ogni volta che dimentica questo, anche per un solo istante, perde il suo potere. Il suo magnetismo – e il suo successo nella vita – è infatti intimamente legato alla piena consapevolezza di essere l’unico artefice – consapevole o inconsapevole – di tutti gli eventi che lo riguardano, nessuno escluso, piacevoli o spiacevoli che siano. »

« Regola settima. Date queste premesse, se tu riesci a svincolarti dal sonno della macchina – ossia, il tuo apparato psicofisico – e a portarla in uno stato di veglia, puoi utilizzarla come bacchetta magico-organica per intervenire sulla realtà circostante e modificarla. Una macchina addormentata ti trascina con lei nel suo sonno, ma una macchina sveglia, della quale impari a conoscere tutte le potenzialità, diviene un prezioso dispositivo di evoluzione per l’anima e un altrettanto preziosa bacchetta magica. »

« La fase principale del lavoro su di sé è più psicologica che spirituale. L’apparato psicofisico deve essere condotto al risveglio in maniera corretta, andando ad applicare la propria attenzione consapevole sui traumi e i condizionamenti che via via emergono in superficie nel corso della vita quotidiana. Troppi maestri improvvisati fanno da istruttori di nuoto a chi non ha le braccia! »

« Per esempio, se il tuo rapporto con i superiori sul posto di lavoro non ti soddisfa, la soluzione del problema passa attraverso la consapevolezza che qualunque loro comportamento viene da te inconsciamente voluto e protratto. Detto in altri termini, una distorsione energetica nella tua macchina fa sì che si manifesti di fronte a te una realtà difficile della quale non riesci a venire a capo. La guarigione della distorsione – dal momento che può derivare solo da una tua acquisizione di responsabilità riguardo l’evento – si traduce in un nuovo potere che ti viene messo a disposizione. Dopo ogni guarigione divieni più forte. »

« Se state leggendo questo libro, probabilmente venite da un lungo lavoro che si è protratto per numerose incarnazioni, nel corso delle quali avete imparato ogni volta qualcosa di più sul come svegliare una macchina biologica. Qualunque altro metodo atto a modificare l’apparato psicofisico alla lunga si rivela imperfetto e fallisce, in quanto la macchina biologica tende sempre a tornare alle sue vecchie abitudini. La maniera più corretta per rapportarsi alla macchina non consiste nel modificarla, nel renderla più adatta ai nostri bisogni o più presentabile in società, bensì nel risvegliarla… »

Leggete con attenzione l’indice e decidete se è un libro che fa per voi:

Intro

UNO

Le regole per incarnarsi correttamente in una macchina biologica

Risvegliare la macchina

Sedotti dalla macchina

DUE

L’aiuto

Distorsioni nel campo elettrico

Integrare le cariche emotive

Adagiare l’attenzione sulla macchina

La preghiera come strumento di trasmutazione