Come
ho già detto più volte, il dolore emotivo e la paura non sono di per se stessi
sofferenza. Le emozioni sono semplicemente energie che si scatenano dentro di
noi, sono fondamentalmente eventi elettrici. La sofferenza nasce dalla non
accettazione di tali correnti energetiche.
Qualcuno
mi pesta un piede e il mio corpo fisico prova un dolore che di per sé è puro, la
sofferenza invece viene aggiunta dalla psiche, la quale percepisce un pericolo
per la sopravvivenza del corpo, quindi registra un trauma psicologico che fa sì
che il corpo in futuro abbia paura di situazioni simili (per es. una
metropolitana affollata) affinché si riducano le possibilità che il corpo riprovi
lo stesso dolore. Allora la prossima volta che salirò su una metropolitana
affollata si creerà in automatico un po’ di tensione psicologica, che è utile
per farmi stare più attento a dove metto i piedi, ma intanto mi crea una continua,
sottile ansia. Adesso moltiplicate tutto questo per cento o per mille, ossia
per tutte le situazioni in cui il vostro corpo ha provato del dolore e lo ha
registrato come un piccolo trauma, allora avrete un’idea delle tensioni con cui
l’apparato psicofisico deve fare i conti... e stiamo parlando solo del corpo
fisico.
Per quanto concerne il corpo emotivo vale lo stesso
principio. Ve lo spiegherò riportando un'esperienza.
L’ultima volta che sono stato a Roma ho incontrato una mia
vecchia amica. Mi si è avvicinata con la faccia sconvolta, tipo un’animalista
che ha appena investito il suo stesso cane facendo retromarcia nel cortile di
casa.
«Cosa ti è successo di così grave?»
«A Sarvatò, ho scoperto che mi’ marito se vede di
nascosto co’ ‘na sua collega di 25 anni! È successo ‘na settimana fa. Sto de
mmerda, guarda. Non so se ammazzamme io o ammazzà quel porco fijo de ‘na
mignotta. È una settimana che non dormo e non mangio!»
«Vediamo la situazione insieme. Intanto, dov’è che senti
il dolore?»
«Alla bocca dello stomaco. Appena magno quarcheccosa
proprio nun me va giù, me se ripresenta subbito!»
«Allora, questo è il tuo corpo emotivo che sta male e di
riflesso fa stare male anche quello fisico. Adesso ascoltami bene: dalla differenza
fra come le cose, secondo te, dovevano andare e come le cose sono poi andate nella
vita reale, si è originata questa forte carica energetica che tu percepisci
come sofferenza. Il corpo emotivo si sente in pericolo, non accetta la
situazione e accumula questa energia – questo fuoco – al suo interno. Questo è dolore
puro, ma tu lo percepisci come sofferenza perché non riesci a vederlo in
maniera distaccata, ossia come un fenomeno elettrico che concerne il corpo
emotivo»
«Ma che me devo distaccà? Io me sento male e basta!»
«Ti sto spiegando che stai male perché vuoi spostarti, cioè non vuoi restare col
dolore emotivo. Quel dolore, ti ripeto, ha una sua giustificazione, perché il
corpo emotivo si è sentito in pericolo: il suo territorio è stato invaso da un’altra
donna».
«Una troietta marchettara! Non una donna!»
«Ok, una troietta marchettara. Il tuo corpo emotivo ti
crea un trauma perché non vuole che succeda mai più che una troietta
marchettara si inserisca nella tua vita di coppia. Il corpo emotivo sente che
in queste occasioni la sua sopravvivenza viene messa in pericolo»
«No. È la sopravvivenza de quer maiale che è messa in
pericolo, perché io lo vojo ammazzà! Magari c’avessi er coraggio de fallo!»
«Senti. Ormai è successo. Puoi scegliere se continuare a
stare male scappando dal dolore, oppure lavorare su di te»
«Che devo fa’?»
«Non scappare dal dolore. La tua mente vuole spostarti da
ciò che è effettivamente accaduto... e che non si può cambiare... a una visione
alternativa di come le cose sarebbero potute andare. Nella realtà del qui-e-ora
tuo marito ti ha tradita, ma la mente ti propone di continuo un’immagine
fasulla del mondo dove tuo marito poteva non tradirti. La mente crea una distanza fra te e la realtà. Questo conflitto, fra la
realtà e il suo contrario, aumenta ad ogni istante la tua sofferenza. Il punto
è che questo passaggio dalla realtà a un’immagine ideale della realtà, non è
mai possibile. Quindi la sofferenza non può che apparirti infinita»
«Infatti. Sento che starò male pe’ sempre. Come ‘na
ferita che nun se po’ rimarginà»
«La soluzione sta nel “fare l’amore con il dolore”. Non c’è
fuga dal dolore, perché il tentativo di fuga lo trasforma in sofferenza. Accettalo
così com’è e fatti bruciare dal suo fuoco purificatore. Puoi prenderti delle
pause in cui provi a distrarti e a non pensarci, ma quando il dolore torna, non
scacciarlo, sappi che è terapeutico. Perdiamo solo ciò che non ci serve più»
«A Sarvatò, è più facile a disse che a fasse!»
«Beh... intanto noi s’o semo detto!»
(un salutone a tutti gli amici romani, ci si vede presto)
Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]
CORSI DI
RISVEGLIO ANNO 2018/2019
Questa è la pagina
dove sono elencati tutti i corsi.
In fondo alla pagina
è possibile scaricare il pdf con l’elenco dei corsi per città.
GUARDA IL PROMO DEL
NUOVO VIDEO-SEMINARIO
LA VIA
DEL DISCEPOLATO
di Salvatore Brizzi
a questo link
APPUNTAMENTI
DA SEGNALARE
30 Settembre – RIMINI
Seminario
IL LATO
OSCURO DELLA FORZA
Come
l’Ombra agisce sia nella società che dentro di noi
condotto
da Salvatore Brizzi
Per info: gcgiardinodeilibri@gmail.com
Tel.:
0541 23774
07 Ottobre – ROMA
Seminario
IL LATO
OSCURO DELLA FORZA
Come
l’Ombra agisce sia nella società che dentro di noi
condotto
da Salvatore Brizzi
Per info: manuelapaloni@gmail.com
21 Ottobre – VIAREGGIO
Seminario
LEADERSHIP
SPIRITUALE
Gli
insegnamenti di Draco Daatson
condotto
da Salvatore Brizzi
Per info:
simonabarberieventi@gmail.com
oppure 339 1590640
(Simona)
18 Novembre – OLBIA
Seminario
LEADERSHIP
SPIRITUALE
Gli
insegnamenti di Draco Daatson
condotto
da Salvatore Brizzi
Per info: assoc.artemisia@gmail.com
Leggi le frasi che
pubblico regolarmente su TWITTER:
Guarda il profilo su
LINKEDIN:
Dai uno sguardo alle
nostre immagini su PINTEREST:
Clicca MI PIACE sulla
mia pagina FACEBOOK: