La scorsa settimana ho visto un film dove, in una
scena di intimità di coppia, a un certo punto lei chiede a lui cosa lo
preoccupa e se è veramente felice con lei. Lui ci pensa un po’ su e risponde: “Temo
per il nostro futuro e quello di nostro figlio, sto cercando un modo per
mettere da parte dei soldi, in maniera che siate sempre felici qualunque cosa
succeda”. Lei gli sorride, lo accarezza e dice molto semplicemente: “Io sono
felice... tuo figlio è felice... se tu ci stai accanto, qualunque cosa succeda.
Il tuo amore ci rende felici, non un piano previdenziale!”.
(Il bacio, di Silvia Pisani)
Questa scena mi ha fatto pensare alle differenze abissali
– altro che “siamo tutti uguali” – che esistono fra il modo di pensare d’un
uomo e quello d’una donna. Di cosa necessita veramente una donna e di cosa
necessita veramente un uomo? Perché non si capiscono? Perché uno reagisce male
ai bisogni dell’altro?
La donna è soggetta a fluttuazioni emotive; questo accade
periodicamente, nel rispetto di veri e propri cicli. La sua emotività è per
definizione meno stabile – più lunare – rispetto a quella dell’uomo. Un uomo
saggio impara a uscire dai propri schemi mentali per aiutare la donna a
sentirsi al sicuro durante queste sue fluttuazioni emotive. Con la sua presenza
lui risulta estremamente utile nel riportarla “a terra”, ma non deve cadere nel
tranello di trattarla come lui vorrebbe essere trattato, perché lei non è un
uomo e non manifesta gli stessi bisogni d'un uomo.
Periodicamente lei scende in una sorta di abisso emotivo
dove tutto sembra assumere una colorazione negativa, preoccupante, con forti
connotazioni d’insicurezza personale. Molti uomini commettono l’errore d’impedire
a lei di scendere nel suo abisso, nel suo pozzo emozionale. Per il maschio l’emotività
è sempre qualcosa di destabilizzante e dunque preoccupante, da evitare il più
possibile. Invece per la femmina questa “discesa negli inferi” è necessaria e
periodica. Per questo motivo lui non deve manifestare preoccupazione, bensì un
amorevole appoggio, una sorta di accompagnamento nella discesa. Se lui si
preoccupa e vuole “correre ai ripari” rende solo più difficile e più sofferta
la discesa emotiva di lei.
Non deve cercare di farle riprendere quota, ma unicamente
ascoltarla e sostenerla con un amore incondizionato. Altrimenti la paura dell’emotività
di lei lo porterà a reagire dapprima con apprensione e poi con aggressività, in
quanto si sente incapace di svolgere il suo ruolo di maschio: “salvarla” aiutandola
a tornare alla normalità. L’inadeguatezza di lui fa soffrire di più anche lei,
perché non si sente più libera di poter scivolare liberamente nella propria emotività.
Prima lui capisce che nessuno può impedire a lei di scendere nell’abisso e
toccare il fondo, prima lei sarà in grado di toccare il fondo e risalire...
anche grazie al sostegno amorevole e non apprensivo di lui.
D’altra parte il maschio ha periodicamente bisogno di allontanarsi
dalla sua compagna. Ha un bisogno vitale di distacco temporaneo dalla relazione,
che non ha nulla da spartire con la mancanza d’amore nei confronti della sua
partner. Si chiude nel silenzio, diventa pensieroso, trova delle scuse per
passare del tempo da solo, ma non ha smesso di amarla, tutt’altro. Il punto è
che il maschio di rado manifesta apertamente i suoi bisogni ed esprime emozioni
di disagio, anche perché si sentirebbe in colpa nei confronti della compagna;
lui stesso teme di non amarla più.
In un normale rapporto di coppia lui rischia di perdere
il contatto con se stesso, con la sua integrità. Mentre lei è abituata a darsi,
per lui è differente, lui a un certo punto sente che sta perdendo qualcosa di
sé, si sente soffocato nella relazione. QUESTO PER UN UOMO è NORMALE. Non significa
che non la ama più o, addirittura, che non è fatto per la coppia, ma solo che
sta attraversando il suo bisogno di isolarsi, deve esprimere la sua natura di
single, di cacciatore, di capobranco... pur senza rinunciare alla coppia. Per
questo motivo è indispensabile che si allontani periodicamente: soddisfa il
proprio bisogno di indipendenza, autonomia, ricentratura in se stesso. Se non
lo fa “per educazione”, oppure se lei per paura gli impedisce di farlo, pur
rimanendo sotto lo stesso tetto lui entrerà in una fase di mutismo, scontrosità,
aggressività... e comincerà a cercare sesso all’esterno della coppia. A un
certo punto penseranno entrambi che non c’è più amore e la relazione sarà
finita.
L’aspetto più incredibile è che sarà solo frutto d’un
fraintendimento!
Dove sta scritto che nel momento in cui ci si sposa si
deve restare 24ore su 24 sotto lo stesso tetto? Dove sta scritto che si deve
andare sempre in vacanza insieme? Nonostante sia evidente che questo approccio
raramente funziona... continuiamo ad adottarlo, e quando la situazione per lui diventa
insostenibile la coppia si rompe.
Dopo che lui avrà trascorso qualche giorno (se non lo fa
da tanto, o se non l’ha mai fatto, sarebbe meglio qualche settimana) nella sua
solitudine, sentirà spontaneamente il desiderio di tornare dalla sua compagna,
riprendendo da dove aveva lasciato. Come se nulla fosse.
Il comportamento di lei dev’essere di comprensione e accettazione
totale. Deve permettergli di raggiungere la massima distanza da lei senza farsi
prendere dal panico. Più s’innervosisce e lo trattiene, più rende problematico
il rientro di lui nella relazione di coppia. Il risultato è che fra i due
scenderà il gelo.
Quando un uomo e una donna entrano in intimità all’inizio
d’una relazione, mentre lei vuole rendere immediatamente duraturo questo
rapporto, lui invece sente dopo breve tempo il bisogno di allontanarsi. È qualcosa
di insito nelle nature di maschio e femmina. Metaforicamente è anche ciò che
accade dopo aver fatto sesso. Se lei non si lascia prendere dal panico, se se
la gioca bene e lo lascia fare, lui tornerà... e tornerà... e tornerà ancora...
Sempre che ci siano i presupposti per una relazione
duratura.
Per questo articolo ho preso utili spunti dal famoso testo:
Gli
uomini vengono da Marte le donne da Venere di John Gray.
Vi ricordo che il 07-08
Giugno 2015, in zona Rimini/Pesaro, terrò, in compagnia di Irene Curto, un
seminario sulla coppia dove parleremo di questi e altri argomenti (clicca qui
per info).
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
Vi ricordo che i due articoli dove meglio spiego nei
dettagli la pratica del lavoro su di sé restano:
e
Guarda il video
L’ALCHIMIA INCONTRA LE NEUROSCIENZE
a questo link
Guarda il video
GUERRIERI METROPOLITANI
a questo link
APPUNTAMENTI DA SEGNALARE
14 Giugno - ROMA
Seminario L’AMICIZIA A SENSO UNICO tenuto da Paola Costa.
15 Giugno - MILANO
Seminario EGO – Come eliminare qualcosa che non esiste tenuto da Salvatore Brizzi.
22 Giugno - TREVISO
Seminario L'ALCHIMIA COME VIA PER LA SERENITA' INTERIORE tenuto da Salvatore Brizzi.
27-28 Giugno - MILANO
Due giornate di SEDUTE di PMT tenute da Micol Morovich.
28 Giugno - ROMA
Seminario IL BAMBINO E IL MAGO tenuto da Roberto Senesi.
12-13 Luglio - CUNEO
Seminario PARERGA E PARALIPOMENI tenuto da Salvatore Brizzi.
14 Giugno - ROMA
Seminario L’AMICIZIA A SENSO UNICO tenuto da Paola Costa.
15 Giugno - MILANO
Seminario EGO – Come eliminare qualcosa che non esiste tenuto da Salvatore Brizzi.
22 Giugno - TREVISO
Seminario L'ALCHIMIA COME VIA PER LA SERENITA' INTERIORE tenuto da Salvatore Brizzi.
27-28 Giugno - MILANO
Due giornate di SEDUTE di PMT tenute da Micol Morovich.
28 Giugno - ROMA
Seminario IL BAMBINO E IL MAGO tenuto da Roberto Senesi.
12-13 Luglio - CUNEO
Seminario PARERGA E PARALIPOMENI tenuto da Salvatore Brizzi.
Qui di seguito trovate il video-promo del seminario sul
Vangelo che ho tenuto alla Libreria Esoterica di Milano diversi mesi or sono.
Ho voluto occuparmi in maniera approfondita del tema evangelico, e lo farò
sempre di più in futuro, perché sono convinto che questo scritto racconti la
storia di un uomo verticale, capace di vedere oltre le apparenze e, proprio per
questo, rigettato dalla società in cui è nato.
Puoi acquistare con lo sconto sia il mio ultimo libro che l’ultimo libro di Anne Givaudan
IL BAMBINO E IL MAGO
LA MAGA E LA BAMBINA:
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Guarda il video promo del seminario su Draco Daatson:
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Per leggere la recensione del video clicca qui
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(da qui è possibile acquistare La rinascita italica con il 15% di sconto: 12,75 euro anziché 15)
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(nel libretto allegato a questo dvd ho parlato per la prima volta di Draco Daatson e Victoria Ignis)
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