C'è una
cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo – sentenziava Victor Hugo – e
questa è un'idea il cui momento è ormai giunto.
L’intorpidita
coscienza della folla è stata spinta a forza, da una cultura che oramai ha
superato da tempo i suoi momenti più fulgidi, verso la filosofia del pacifismo
a tutti i costi, in opposizione alla filosofia dei guerrafondai. Il combattente
– uomo o donna che sia – viene spesso interpretato come un’anacronistica figura
appartenente “ai tempi che furono” e che non va più d’accordo con il buonismo
di facciata di cui siamo rimasti prigionieri. Già... perché un’aggressività
repressa che serpeggia negli uffici e nelle fabbriche e dilaga a macchia d’olio
tra le fibre di una società ipocrita, può condurre solo a situazioni
patologiche, soprattutto quando la paura delle reazioni dell’altro viene
mascherata da perbenismo e buonismo.
Nessuna
nazione è in pace! Perché la pace che nasce dalla paura di farsi male o
dall’aggressività repressa non è vera pace, ma ne è solo un surrogato che tiene
sotto anestesia chi non ha ancora guardato nel suo Cuore.
Possono
trattare la pace solo i Guerrieri, non gli schiavi.
La
contrapposizione tra pacifista e guerrafondaio – come tutte le contrapposizioni
– è finta. Si può essere Guerrieri e avere la pace dentro. Diro di più: si può
essere davvero Guerrieri solo quando si ha la pace dentro, quando il rispetto
per l’altro essere umano è acquisito nel confronto e non nella fuga. Per questo
motivo il divenire Guerrieri concerne solo in parte l’apprendimento di tecniche
di combattimento, mentre per il resto riguarda un percorso emotivo, mentale e,
soprattutto, spirituale; dove si vanno a toccare profondità dell’anima che
(oggi) non ci si aspetterebbe come risultato di un’attività fisica.
Come
dice Daniele Bolelli (autore che ho scoperto pochi giorni fa) nell’introduzione
al suo Per
un Cuore da Guerriero :
Geni della scienza che non sanno
massaggiare una fanciulla. Artisti che non sanno correre tra le montagne.
Uomini d’affari che non hanno idea di come giocare con i bambini. Casalinghe
incapaci di tirare con l’arco.
Eppure
la rivoluzione è già in atto: un prepotente ritorno degli sport da
combattimento fra giovanissimi, giovani e anche tanti molto meno giovani. Si
registra un costante incremento di iscrizioni nelle arti marziali classiche
(karate, aikido, kung fu, jeet kune do) e una vera esplosione di kick boxing e
muay thai (boxe thailandese). E dove tuona un fatto, statene pur certi che
prima ha lampeggiato un’idea. L’idea del Guerriero e della Guerriera – e dei Monaci
Guerrieri in particolare – sono lampi che hanno da sempre accompagnato
l’evoluzione umana e impedito – o almeno ritardato fino a oggi – il definitivo
compiersi del suo asservimento.
Combattere
fuori per vincere dentro. Non vi ricorda nulla?
Ma
credete davvero che il Signore degli
Anelli sia opera di fantasia e non preciso ricordo delle magie che abbiamo
fatto e delle battaglie che abbiamo combattuto, voi e io, all’epoca atlantidea,
quando ancora potevamo dirci esseri umani e non codici fiscali o materiale da
ufficio?
Ai
governi non piacciono né gli artisti né i guerrieri; vogliono rendere
prigionieri i corpi agendo sulle menti, tenendole lontane dalla carne, connesse
a una rete informatica, occupate a produrre il niente anziché oggetti reali.
Ma
l’idea del Guerriero e della Guerriera che agiscono dal Cuore e non si
arrendono alle difficoltà della Vita ha attraversato i millenni, sopravvive ai
singoli esseri umani. Gli uomini passano ma le idee restano, e continuano a
camminare attraverso le gambe di altri uomini.
Invito
Alla
fine di questo post voglio fare un invito a ragazzi e ragazze, uomini e donne.
Dopo averla abbandonata per tanti anni ho ripreso con la mia vecchia passione,
la muay thai; il mio allenatore, Massimiliano, è un personaggio anomalo che ha
frequentato i corsi di Risveglio, è diplomato naturopata, insegnante
di pugilato F.P.I. dal 2001 ... e ha combattuto in Thailandia di muay
thai!
Per chi
volesse venire – principianti o avanzati – anche solo per una lezione di prova,
noi ci alleniamo il martedì e il giovedì mattina e su richiesta anche venerdì
mattina, dalle 11:30; ma per chi ha problemi questi giorni, sappiate che la
sala della palestra è libera a quell’ora anche gli altri giorni della
settimana, nello stesso orario. Se proprio non avete tempo, potete al limite
allenarvi una volta con noi e due da soli con il sacco.
Io,
ovviamente, non ci guadagno nulla, se non la vostra compagnia, visto che a
quell’ora siamo quasi sempre da soli io e lui... e finisce che c’innamoriamo!
L’invito
è aperto anche alle ragazze (nell’ambiente ce ne sono sempre di più). Sia
chiaro che ognuno lavorerà secondo quello che è il suo livello di partenza e
nessuno verrà forzato a fare ciò che non si sente. Il mio precedente discorso
sull’atteggiamento dei Guerrieri non implica che dobbiate salire su un ring e
combattere come dei professionisti, ma che, almeno nell’ambito della palestra,
possiate familiarizzare con il vostro corpo, i vostri limiti, sviluppare
l’Attenzione (questa è fondamentale) e abituarvi ad avere di fronte un altro
atleta come voi (una parte di voi) con il quale avere uno scambio, anche se non
necessariamente a livello agonistico.
Inoltre,
la possibilità di tirare pugni a un sacco fino a sfinirsi, è al momento, su
questo pianeta, il modo in assoluto migliore che sia stato inventato per tirare
fuori la propria aggressività repressa. E ve lo dice uno che nei passati 18
anni ha conosciuto e provato tecniche e terapeuti di ogni genere.
Appuntamento per una
lezione di prova:
Martedì 04 oppure Giovedì 06 Marzo
Ore 11:30
Palestra Gym Tonyc
Via Poliziano 34 –
Torino
(zona cimitero monumentale)
PER LE DUE PROVE NON OCCORRE ISCRIZIONE ALLA PALESTRA, L'ABBIGLIAMENTO È MINIMO: PANTALONCINI,MAGLIETTA e CIABATTE PER ANDARE DAGLI SPOGLIATOI ALLA SALA, DOVE L'ATTIVITÀ È SVOLTA A PIEDI NUDI! Teoricamente potete tenere le calze, ma con le calze ai piedi la Presenza sfuma e lascia il posto alla meccanicità e al giudizio (nostro, e pesante!).
È un periodo di novità: questo è il link al mio sito
in lingua inglese. Se avete conoscenti all’estero divulgatelo pure. Vi
ringrazio e vi abbraccio.
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)