mercoledì 24 luglio 2013

Cancellati da questo blog


Recentemente mi sono accorto che la mia mailing-list ha superato i 9000 utenti. Evidentemente c’è qualcosa che non va, perché non è possibile che 9000 persone siano d’accordo con ciò che io sono e con ciò che io dico. Per cui, la logica deduzione è che molti di costoro mi seguono perché non hanno capito qual è la mia funzione e quali sono i miei scopi. È giunto il momento di fare un po’ di selezione e gettare i sacchetti di zavorra fuori dalla mongolfiera, in modo da permette a questo blog di alleggerirsi e salire più in alto. Sia questo post che l’intervista allegata (alla fine del post) rappresentano un invito a cancellarsi dalla mia mailing-list.

Non sono un guru, né un maestro spirituale o simili. Qui non ti verrà dato nulla di utile per la tua cosiddetta “evoluzione spirituale”, quindi, caro il mio Shinta Govinda Purusha – o qualunque altro nome tu ti sia dato da quando hai letto Osho – torna a recitare i tuoi cacchio di mantra per aprire il terzo occhio... e cancellati da questo blog!

Mi piacciono quelli che cambiano il nome quando intraprendono un percorso di risveglio. In verità tempo addietro l’ho fatto anch’io. Il mio vero nome di battesimo era Sri Gopi Vimala Ananda (vi parrà strano, ma nella provincia di Palermo, dove sono nato io, è un nome comune); poi un giorno raggiunsi l’illuminazione e il mio maestro mi disse: “Ora sei nella Luce, da oggi il tuo nuovo nome sarà Salvatore Brizzi!”.
Che sfiga!

Fumo, bevo (ma mi tengo lontano da tutto ciò che non è alcolico), mi nutro quasi solo di carne e odio il tofu, il seitan e le verdure. Quando mangio da McDonald provo orgasmi multipli... come certe donne.
Mi piace il Cristianesimo, amo papa Benedetto XVI... perché è l’unico che ci capisce ancora qualcosa di esoterismo cristiano. Non mi piace papa Francesco, che vuole fare passare la povertà come un valore cui aspirare.
Penso invece che ascoltare il Dalai Lama sia meno interessante che guardare la vernice che asciuga sulla parete.

Lo vedi? Non sono quello che pensavi! Ti prego... cancellati da questo blog!

Mi piaceva il Muammar Gheddafi e mi piace ancora di più Ahmadinejad e penso invece che il pisellone nero di Barack Obama, in combutta con i grandi banchieri, ci stia sodomizzando tutti. Non mi piace la democrazia per come è intesa oggi. La democrazia rappresenta la legge del più forte: più siamo più abbiamo ragione... al di là del fatto che il nostro pensiero sia corretto o meno. La folla, democraticamente, ha votato Barabba invece di Gesù, e dal momento che io ho assistito alla scena, da allora con la democrazia ho un conto in sospeso.

Credo che i due film Zeitgeist e Zeitgeist Addendum facciano parte di un complotto per distruggere le religioni ufficiali in favore di un culto neo-pagano con base tecnologica.

Credo che il sentirsi poveri derivi dall’essere “usciti dalla Grazia di Dio” e rappresenti una mancanza di Fede e non una questione di fortuna o sfortuna. La povertà è una malattia, non qualcosa di cui andar fieri, e si cura con la Fede nella Vita.

Penso che un percorso di crescita interiore non possa prescindere dall’interesse per la Politica. Voglio che chi segue questo blog si mostri anche abbastanza intelligente da voler indagare sui fatti politici e sociali della sua nazione e segua anche siti come: Nexus e Disinformazione.it. Se non ci occupiamo noi della Politica, prima o poi lei si occuperà di noi, impedendoci di portare avanti anche i nostri progetti più spirituali, perché le leggi che governano il Paese non si decidono nei centri olistici. Io me ne sono occupato attivamente per un paio d'anni, poi mi sono allontanato dal partito che stavo seguendo, ma non mi sono allontanato dalla vera Politica, che è Filosofia applicata alla società. Quando presi la decisione di fondare un partito, diverse persone, indignate, avevano smesso di seguirmi. Ovviamente lo avevo previsto e sono stato contento della loro decisione, perché quella era zavorra che appesantiva il percorso di liberazione a cui sto lavorando ogni giorno della mia vita. Erano pietre di cui non mi ero accorto. Invece di essere entusiasti del fatto che qualcuno volesse finalmente introdurre la spiritualità in Politica, erano rattristati perché si erano sentiti traditi. Allora mi è stato subito chiaro che fino a quel momento mi avevano seguito senza capire nulla... ma proprio nulla... dello spirito che muove il mio lavoro. In ogni caso, è oramai un capitolo chiuso.

E tu? Sei ancora qui? Cosa aspetti ad andartene? Basta cliccare sul link che si trova in calce alla mail che hai ricevuto.

Se sei una donna e ti sto fissando al centro del petto, non è per riattivarti il chakra del Cuore, ma perché mi piacciono le tue tette!

Non seguo Ramana Maharshi, ma Gurdjieff, Crowley e Oscar Wilde.

Qualcuno di recente mi ha detto: “Brizzi, ho il sospetto che dietro certe cose che fai ci sia del marketing che tu utilizzi per venderti bene!”.
Il sospetto? Cosa significa “il sospetto”? Io sono un esperto di marketing. Dietro quello che faccio, c’è la certezza, non il sospetto, che ci sia del marketing. E proprio questo mi permette di essere il migliore in Italia nella divulgazione dei seminari, dei libri... e quindi di queste idee. Talvolta mi sembra di avere a che fare con dei dementi. Per questo motivo vi chiedo, se avete il minimo dubbio di non essere in sintonia con quello che faccio, cancellatevi dalla mailing-list, perché dal trascinarmi dietro gente che pensa frasi del genere, che vantaggio può derivarmene? Non voglio che questo blog venga seguito da persone che hanno ancora problemi con le idee di ricchezza, marketing, politica, sesso... o qualunque altro limite che derivi dai vostri traumi infantili.



Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)


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La sacra sessualità di Salvatore Brizzi


 
 
Per maggiori info sui miei seminari: www.primoraggio.it.





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mercoledì 10 luglio 2013

Non espressione delle emozioni negative


L’osservazione e lo studio della nostra emotività sono indispensabili in un contesto di Lavoro su di sé in quanto rappresentano un valido mezzo per modificare l’emotività stessa. Dobbiamo rassegnarci al fatto che non ci è possibile cambiare niente delle nostre emozioni in maniera diretta, in quanto sono troppo forti e veloci rispetto allo stato attuale della nostra coscienza. Le nostre paure, le insicurezze, i fastidi e le rabbie ci invadono e ci abbandonano stremati solo quando lo decidono loro. Possiamo modificarle solo indirettamente. Non possiamo scegliere di provare coraggio anziché paura, non possiamo scegliere di non arrossire o di non far tremare la voce o le gambe; ma con uno sforzo di volontà possiamo scegliere di essere presenti nel corso di tali manifestazioni emotive.

Nel produrre questo sforzo di volontà affermiamo il nostro vero Io, il quale di norma è surclassato dalla nostra emotività. Allora qualcosa di reale, di non meccanico – in quanto frutto di uno sforzo – comincia a nascere in noi nonostante la macchina biologica faccia di tutto per evitarlo, in quanto vuole continuare ad agire per abitudine, secondo meccanismi di reazione acquisiti nella prima infanzia, che non le costano alcuna fatica.

Questo nuovo Io che sta timidamente – e a costo di enormi sforzi – facendo la sua timida comparsa, se non vuole essere immediatamente divorato dalla macchina biologica – che lo percepisce come una presenza pericolosa – deve trovare il modo di affermarsi acquisendo dell’energia supplementare. Lo può fare ingaggiando una battaglia con l’emotività della macchina: potrà cioè nutrirsi di nuova energia tutte le volte che impedirà alla macchina di esprimere all’esterno le sue emozioni negative.

Riguardo ogni evento esterno che gli è dato di vivere l’individuo prova un’emozione positiva, oppure indifferenza, oppure disappunto, ossia un’emozione negativa. Mentre può facilmente celare il suo accordo o la sua indifferenza, gli è quasi impossibile non mostrare in qualche modo il suo fastidio verso quanto sta accadendo o verso una data persona; si abitua volentieri a manifestare agli altri i suoi fastidi e, spesso, questo è considerato, in una società di ottusi, come un segno di sincerità da parte dell’individuo!

L’impressione negativa ricevuta si esprime sotto forma di collera, gelosia, invidia, critica, diffidenza, noia (anche questa è un’emozione negativa), timore, autocommiserazione, ecc. Tali manifestazioni testimoniano l’impossibilità dell’essere umano di conservare per se stesso i suoi risentimenti personali e la sua patologica tendenza a farli rimbalzare su chi lo circonda per non “sentirsi solo”. Appena individua qualcosa che non gli piace, comincia a fare proseliti innescando una reazione a catena che moltiplica la negatività intorno a lui. Ovviamente ciò non resta senza conseguenze karmiche.

Non si fonda forse su questo principio la possibilità di cliccare “Non mi piace” sui social network? Per quale motivo un essere umano sano di mente dovrebbe far sapere ad altri che qualcosa non gli piace e poi aspettare con trepidazione davanti allo schermo per vedere quanti sono d’accordo con lui? Lo so, vi sembra un comportamento normale... infatti è proprio qui il problema!

Il “dire male”, il pettegolezzo, il criticare il lavoro o il comportamento degli altri sviliscono la dignità dell'essere umano. Perché sprecare energie per criticare qualcuno – o il mondo intero – quando potrebbe impiegare quella stessa forza per costruire qualcosa di valido? Perché spettegolare non costa alcuno sforzo alla macchina biologica (anzi, è l'attività che preferisce), mentre lavorare per costruire qualcosa di positivo richiede un impegno continuo.

Vi è in questi comportamenti – all’apparenza innocenti – il marchio della meccanicità, dell’assenza di un Io consapevole, dell’incapacità di vedere la realtà per come davvero è, cioè nella sua Bellezza. Nella lamentela e nella critica verso gli altri – grandemente favorite dai nuovi media – vi è lo sprofondare atlantideo di un’intera civiltà.

Ebbene, questo è uno di quei rari processi che, in un contesto di Lavoro su di sé, può essere interrotto senza rischio di compensazioni nocive. La lotta contro l’espressione delle emozioni negative non comporta infatti alcuna modifica sostanziale dell’equilibrio della macchina, poiché si tratta di sopprimere la loro espressione esteriore – evitando di dire una frase, di fare un movimento di stizza, di lanciare uno sguardo indignato – ma non le emozioni stesse, le quali sono, almeno per adesso, molto più veloci della nostra capacità di osservarle coscientemente.

L’unico effetto che si produce è il risparmio di una notevole quantità di energia a vantaggio della crescita del nostro neonato Io, quello che con grande sforzo ha cominciato a essere presente, e stupefatto, di fronte alle nostre manifestazioni emotive. Questo concretizzarsi dell’Io permetterà ulteriori osservazioni e quindi ulteriore guadagno di energia. In tal modo il primo importante passo sulla strada verso la liberazione è stato fatto. Un nuovo mondo inizierà a disvelarsi di fronte ai nostri occhi.

Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

Mi permetto di consigliarvi la lettura di questo post, dove presento Robert Jhonson, uno dei pochi personaggi che manifesta idee chiare e valide su temi quali: la crisi, l'imprenditoria, la sovranità monetaria: http://larinascitaitalica.com/robert-jhonson-intervista-armando-siri/



 
 
PROSSIMI APPUNTAMENTI

Sabato 20 Luglio - TORINO
Seminario LA RECITAZIONE COME ATTO MAGICO PER LA TRASFORMAZIONE DI Sé   tenuto da Irene Curto.

Domenica 21 Luglio - BRESCIA
Seminario IL MAGNETISMO DEL MAGO   tenuto da Salvatore Brizzi.

Per maggiori info su questi seminari: www.primoraggio.it.





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