Il mio ultimo
post, quello che presentava l’uscita ufficiale del Libro di Draco Daatson, ha suscitato reazioni piuttosto scomposte
in molti lettori.
“È un post scritto in modo strano. Non si capisce niente!”
“Ma che fa? Si mette a parlare di alieni?”
“Ma in questo post fa sul serio o è un racconto di
fantascienza di serie B?”
Qualcuno si è lamentato, qualcuno si è spaventato, qualcuno
si è cancellato dalla mailing-list e qualcuno ha provato a sfilarsi i pantaloni
facendoli passare dalla testa!
Ma come è possibile esistano persone che ancora si
scandalizzano quando si trattano questi temi? Allora ho deciso che è necessario
rincarare la dose. Questa settimana, in via eccezionale, tratto in maniera più
esplicita l’argomento “origini aliene dell’umanità”, facendo riferimento al
bellissimo libro di Graham Hancock Sciamani,
una vera miniera di informazioni scientifiche. Sull’argomento segnalo anche il
prolifico autore Zecharia
Sitchin.
Tratto da Sciamani
di Graham Hancock:
Il biologo premio
nobel Francis Crick, co-scopritore della struttura del DNA, negli anni ’50
faceva uso frequente di LSD (rimasto legale fino alla metà degli anni ’60) come
“strumento per pensare” e potenziare le proprie facoltà mentali. Crick aveva
ammesso di trovarsi sotto l’effetto dell’LSD quando “aveva intuito la forma a
doppia elica” e svelato il mistero della struttura del DNA.
Nel 1981 pubblicò un
testo in cui esponeva l’idea che il DNA non potesse affatto essere insorto
sulla Terra “per caso”, ma piuttosto che una civiltà aliena avesse inviato
quaggiù, a bordo di navicelle spaziali, i semi della vita. Crick chiamò questa
teoria “panspermia diretta”.
Crick era un
biofisico, oltre che un non disprezzabile matematico, e opponeva obiezioni
statistiche al concetto che la vita avesse potuto avere origine su questa Terra
in un periodo di mezzo miliardi di anni o meno, come ipotizza la maggior parte
degli studiosi. A prescindere dal periodo di tempo che contemplava nei suoi
vari modelli matematici, le probabilità che un tale genere di complessità
organizzata (un sistema autoriproducente chimico primitivo, DNA/RNA) prendesse
forma “per propria iniziativa” restavano praticamente nulle.
Diversi scienziati,
fra i quali lo stesso Crick, sostengono che la teoria secondo cui le più primitive
forme di vita sono comparse d’un tratto, come risultato della collisione
accidentale di molecole in un brodo primordiale prebiotico, è più improbabile
dell’assemblaggio spontaneo di un Boeing 707 per effetto di un uragano in un
deposito di ferrivecchi!
Per cui è una teoria
che andrebbe abbandonata e non è giusto continuare a insegnarla nelle scuole
solo perché non se ne possiede al momento una migliore. Una teoria assurda non
è meglio di nessuna teoria.
[... ... …]
Ricordiamo che i geni
costituiscono solo il 3% del DNA. Anche sotto questo aspetto c’è ancora poco di
certo; alcuni studiosi assegnano il 5, altri il 10% di DNA ai geni, ma anche
considerando la stima più alta il significato è che la vasta maggioranza di DNA
nei nostri corpi compie delle cose che attualmente non siamo in grado di
comprendere. Tutto quello che sappiamo di certo su queste enormi biblioteche di
DNA (detto “DNA spazzatura”!) è che contengono immensi quantitativi di
informazioni scritte esattamente nel medesimo linguaggio del codice genetico,
ma che in questo caso non codifica la costruzione di proteine o altre funzioni
riconosciute.
L’antropologo americano Michael Harner sotto l’effetto
dell’ayahuasca ricevette una visione nella quale creature a forma di drago giungevano
sulla terra in fuga da qualcosa, forse da un nemico, dopo un viaggio durato
eoni.
Nel suo libro La via
dello sciamano Michael Harner accenna alla questione delle origini:
Le creature mi
mostrarono come avevano creato la vita sul pianeta allo scopo di nascondersi
dentro forme di vita molteplici e mascherare così la loro presenza. Esse erano
le vere padrone dell’umanità e dell’intero pianeta, mi fu detto. Noi umani non
eravamo che i ricettacoli e i servi di queste creature. In retrospettiva si
potrebbe affermare che erano quasi come il DNA, sebbene all’epoca, nel 1961,
del DNA io non sapessi niente.
Potrebbe darsi –
conclude Graham Hancock – che gli antichi
maestri dell’umanità si trovino da sempre dentro di noi, nel nostro stesso DNA,
ma che per riuscire a sentire quello che hanno da dirci ci si debba abbandonare
a stati alterati di coscienza indotti da droghe o da altri mezzi.
Gli »Dei Serpente«, che compaiono in così tante culture del
passato, non sono però, per il solo fatto di essere serpentiformi, i cattivi di
turno... come vengono spesso additati dai newageisti che pubblicano video su
YouTube e la cui unica cultura storico-antropologica deriva dai libri di David
Icke!
Gli »uomini rettile« o »Dei Serpente« sono creature sovente
menzionate nella mitologia e nel folclore.
Il primo re mitico di Atene, Cecrope, era mezzo uomo e mezzo
serpente.
I nativi americani Hopi raccontano dell'esistenza di una razza di uomini rettile che vivrebbe sottoterra chiamata Sheti o Fratelli Serpente.
Nelle scritture e leggende indiane, i Naga (Devanagari) sono esseri a forma di serpente che si riteneva vivessero sottoterra, pur avendo contatti anche con gli uomini.
In Cina, Corea e Giappone, i reami sottomarini sono mitologicamente popolati da Re Dragoni e i loro discendenti sono considerati umani discendenti da una razza di dragoni. Questa discendenza viene spesso rivendicata dagli Imperatori Asiatici, che si credeva fossero in grado di mutare volontariamente da una forma umana a una forma di drago.
Nel Mali c'è una popolazione, i Dogon, che possiede un mito di fondazione che comprende un uomo rettile. I Dogon dicono di discendere dal dio Amma, proveniente dalla stella Po Tolo (Sirio B).
I nativi americani Hopi raccontano dell'esistenza di una razza di uomini rettile che vivrebbe sottoterra chiamata Sheti o Fratelli Serpente.
Nelle scritture e leggende indiane, i Naga (Devanagari) sono esseri a forma di serpente che si riteneva vivessero sottoterra, pur avendo contatti anche con gli uomini.
In Cina, Corea e Giappone, i reami sottomarini sono mitologicamente popolati da Re Dragoni e i loro discendenti sono considerati umani discendenti da una razza di dragoni. Questa discendenza viene spesso rivendicata dagli Imperatori Asiatici, che si credeva fossero in grado di mutare volontariamente da una forma umana a una forma di drago.
Nel Mali c'è una popolazione, i Dogon, che possiede un mito di fondazione che comprende un uomo rettile. I Dogon dicono di discendere dal dio Amma, proveniente dalla stella Po Tolo (Sirio B).
In realtà i “veri” rettiliani sarebbero delle coscienze
molto evolute, delle divinità se confrontati a noi, detti anche Grandi Antichi,
stirpi regali aliene che milioni di anni fa dominavano e istruivano gli esseri
umani. Sono anche detti Draconiani, in quanto provenienti dalla costellazione
Draco (Dragone) dove si trova la stella Alpha Draconis. Una parte dell'umanità
di oggi discende geneticamente da queste stirpi.
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
Il mio nuovo libro viene venduto per i primi mesi a un
prezzo di lancio di 9 euro (il prezzo futuro sarà di 13 euro). Per chi non è
pratico di internet può essere acquistato anche telefonicamente attraverso i
numeri verdi: 800 135 977 (Il Giardino dei
libri) oppure 800 089 433 (Macrolibrarsi). Dato il prezzo ridotto vi
consiglio di acquistarlo insieme all’altro mio testo La Rinascita Italica, che rappresenta
l'applicazione politica e sociale delle idee espresse da Victoria Ignis e Draco
Daatson. Oppure insieme ad altri libri consigliati.
Il libro è rintracciabile
presso:
Libreria Esoterica di Milano
Libreria Il Giardino dei Libri di Rimini
Tutte le librerie esoteriche di Torino
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Salvatore BRIZZI NON HA ALCUN PROFILO SU FaceBook
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(da qui è possibile acquistare Il libro di Draco Daatson).
(da qui è possibile acquistare La rinascita italica con il 15% di sconto: 12,75 euro anziché 15)
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(nel libretto allegato a questo dvd ho parlato per la prima volta di Draco Daatson e Victoria Ignis)
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