Leggo sui miei appunti ciò che in un’assolata giornata d’agosto Victoria Ignis mi disse: Il vero problema dell’umanità non è tanto il fatto che gli esseri umani dormono, ma il fatto che credono fermamente di essere svegli, tutti, anche quelli che fanno un lavoro su loro stessi. Già, perché non solo l’uomo comune è convinto di essere libero e sveglio - come è normale che sia - ma sono convinti di essere liberi e svegli pure coloro che hanno cominciato a svolgere un lavoro di risveglio. Questi ultimi, proprio perché si autoosservano, dovrebbero invece essere i più consapevoli della propria prigionia e del proprio addormentamento. Ma non è così, talvolta sono più addormentati degli altri proprio perché hanno l’ardire di parlare credendosi persone consapevoli e libere. Il sonno della coscienza, insieme al fatto di aver contratto un mutuo con una banca, accomuna la quasi totalità degli abitanti della Terra. Tecnicamente, è addormentato colui che è identificato con la sua mente e le sue emozioni. In altre parole, se credi di essere tu stesso la voce che senti nella tua testa, allora hai un problema... e anche grosso! È una condizione penosa, ma puoi comprendere davvero quanto lo sia solo dopo il risveglio. Pertanto è addormentato chiunque non sia ancora sveglio... senza alcuna eccezione. Questo significa che non sono sveglio per il solo fatto che faccio meditazione da 20anni, non sono sveglio per il fatto che lavoro su di me da 30 anni, non sono sveglio perché frequento gruppi di risveglio. Sono sveglio solo se mi trovo totalmente in quello specifico stato. Non prima. La Presenza costante, la Centratura interiore, il Cuore compassionevole, l’assenza di giudizio verso tutto e tutti, una Visione della realtà che non deriva più da informazioni esterne ma da intuizioni interiori… fanno tutti parte di questo nuovo stato. Il lavoro interiore comincia con un prova difficilissima, che quasi nessuno supera, una prova di profonda umiltà: sono addormentato, sono identificato con una macchina che pensa pensieri introdotti dall’esterno, tutto ciò che so è finto, le mie idee sul mondo sono indotte, non ho occhi per vedere. Questo è il fondamento del lavoro su di sé. Questo è il primo gradino. Se non parto da qui, tutto il lavoro successivo è costruito su basi fasulle e crescerà in maniera deviata. Quotidianamente incontro nel variopinto zoo dello spirito “allievi” che dicono di lavorare per svegliarsi ma allo stesso tempo vogliono mantenere intatte le loro idee meccaniche riguardo la vita e il mondo. Identificano il percorso di “liberazione spirituale” in tre fondamentali obiettivi: farsi crescere i capelli, fumare erba e praticare meditazione. E la maggior parte di loro è riuscita pienamente solo in due di queste ambizioni. Chi è capace di rinnegare se stesso prima di mettersi in cammino? Ogni tanto incontro delle persone nuove a pranzo o a cena. Molte si aspettano che faccia loro domande sul percorso spirituale che hanno compiuto, sui viaggi fatti in India o in Sudamerica, sui maestri spirituali ai piedi dei quali si sono seduti o sotto la cui “cappella” sono stati ospitati con giustificazioni pseudo-tantriche. (Detto per inciso, se quando siete nella stanza con il vostro guru, voi e le vostre mutandine occupate due posizioni differenti nello spazio, allora cominciate a preoccuparvi.) Invece io a cena parlo del più e del meno, vi chiedo cosa ne pensate del Grande Fratello o di Berlusconi o del mangiare la carne... “Il Grande Fratello danneggia le coscienze delle persone.” “Berlusconi si approfitta della gente e sta rovinando l’Italia.” “La carne imputridisce nel corpo umano e va eliminata se si vuole evolvere.” Queste risposte, in termini strettamente alchemici, vengono considerate “da addormentato”. (lo so, a questo punto della lettura vi state dimenando in maniera scomposta sul pavimento di casa vostra come una trota impigliata all’amo. Non vi allarmate, l’articolo sarà finito prima che il vostro corpo vada soggetto a grottesche trasformazioni kafkiane) Il malcapitato commensale potrebbe ancora siglare un punto a suo favore se ammettesse: “La mie sono idee da addormentato. Cosa posso fare per diventare un essere umano consapevole in grado di VEDERE la realtà delle cose oltre l’illusione?”. Quando qualcuno mi chiede “cosa deve fare” io assumo sempre un’espressione facciale piuttosto interdetta che rivaleggia con la Genesi quanto a numero di possibili interpretazioni. Io non saprei che risposta dare a una domanda del genere, perché il “cosa potete fare” sono tutti fatti vostri. Ed è giusto che sia così, altrimenti diverrei il vostro salvifico “personal Jesus”. Io da parte mia tengo delle lezioni. Chi la sera non ha proprio niente da fare partecipa, chi non ha tempo di venire possiede evidentemente una vita sociale e sessuale più vivace della mia, buon per lui. A me fu fatta una proposta diretta: Sei una nullità. Non sei libero, non hai dignità umana, non hai volontà, non puoi provare amore. Vuoi rimanere così come sei o vuoi cambiare? E quanto sei disposto a pagare per cambiare? Hai un urgente bisogno di scoprire chi guarda attraverso i tuoi occhi e chi parla attraverso la tua bocca. Oggi nessuno è disposto a PAGARE. Tutti vogliono rimanere se stessi, con le proprie idee... e allo stesso tempo illuminarsi... con la stessa leggiadria con cui si frequenta un corso di tango. Io, che avevo cominciato a credere nell’esistenza di un Essere Supremo sfogliando il calendario di Sabrina Ferilli, adesso ero costretto a rinnegare me stesso e tutte le mie credenze. Hai delle orecchie grandi, questo significa che sai ASCOLTARE quando ti parlano. Una qualità rara di cui puoi essere orgoglioso. Mi dissero. E mi spiegarono il significato dell’uomo sulla Terra, la vera storia dell’umanità, il perché di alcuni personaggi storici, il significato delle guerre e dei popoli, la direzione verso cui si stanno muovendo gli esseri umani. Io non accettavo e non respingevo nulla, anche quando si diceva il contrario di ciò che è scritto sui libri di storia o che si sente al tg. Semplicemente ASCOLTAVO. La libertà non è libertà di poter dire o fare ciò che si vuole. La vera libertà è libertà dai meccanismi inconsci della personalità, i quali ci fanno dire e fare ciò che vogliono loro. La vera libertà è solo nel risveglio. Non prima. Dovresti riuscire a vergognarti delle tue idee, sarebbe un grande risultato - ammoniva Victoria Ignis - Sentirle così inautentiche da vergognartene. L’insopportabile visione della propria schiavitù dovrebbe portare a un senso di vergogna per la propria incapacità di pensare al di fuori del meccanismo mentale. Questo sentimento nelle antiche Scuole veniva anche chiamato “rimorso di sé”. È qualcosa di estremamente elevato, un momento di risveglio. Vergognarsi di ciò che dice la voce nella testa. Provare rimorso per il proprio sonno. Quante persone sono capaci di farlo? E questo è solo il primo gradino. Sembra del tutto evidente che le influenze planetarie agiscono principalmente sulle masse, delle quali s’impadroniscono. Avete osservato le folle davanti a uno spettacolo eccitante, o nelle discussioni politiche, o durante le assemblee religiose? Senza parlare delle manifestazioni di guerra o delle sommosse. Henriette Lannes, allieva di G.I. Gurdjieff Salvatore Brizzi NON DUCOR DUCO (non vengo condotto, conduco)
I miei prossimi appuntamenti
Domenica 27 Febbraio a BRESCIA - Vangelo e Lavoro su di sé
Domenica 27 Marzo a ROMA - Vangelo e Lavoro su di sé
Domenica 03 Aprile a MILANO - Vangelo e Lavoro su di sé
Domenica 10 Aprile a RIMINI - Leadership Spirituale
dalle 10:00 alle 18:00
Per ulteriori info sui miei seminari: www.primoraggio.it
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Domenica 10 Aprile a RIMINI - Leadership Spirituale
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A questo link un elenco di libri consigliati da me personalmente:
www.primoraggio.it
(questo è il libro nel quale ho parlato per la prima volta di Draco Daatson e Victoria Ignis)
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