I due libri che consiglio più spesso nei miei seminari sono ZERO LIMITS (clicca sul titolo per la recensione) di Joe Vitale (clicca sul nome per l’elenco dei suoi libri in italiano) e IO NON MI LAMENTO di Will Bowen. Perché?
Occorre fare un discorso piuttosto ampio.
La nostra realtà quotidiana non viene creata dalla nostra sfera cosciente, bensì da tutto ciò che è SUBCONSCIO. È il subconscio il nostro signore e padrone che materializza gli eventi che ci accadono, al di là del fatto che noi li abbiamo voluti a livello cosciente. Il pensiero cosciente influisce solo minimamente sulla creazione della nostra realtà. Attribuirgli un 5% è già tanto. La Legge di Attrazione non viene messa in moto dal pensiero cosciente, bensì da tutti i meccanismi psicologici e le convinzioni che si trovano radicate nel nostro subconscio e che se ne stanno lì da quando avevamo pochi mesi/anni di vita, condizionando poi tutto il resto della nostra esistenza.
Il risultato è che io voglio essere innamorato, ma qualcosa dentro di me lo impedisce. Io voglio essere ricco, ma qualcosa dentro di me lo impedisce. Io voglio avere successo, ma qualcosa dentro di me lo impedisce. Io voglio essere una persona sicura quando parlo in pubblico, ma qualcosa dentro di me lo impedisce. Le mie ombre mi dominano. Ma quando sono al ristorante decido coscientemente se mangiare carne o verdura, in questo modo utilizzo quel 5% di capacità di influenzare coscientemente il mio mondo… e mi illudo così di possedere libero arbitrio.
La conseguenza logica di questo discorso è che non è tecnicamente corretto affermare che la realtà è influenzata dal nostro pensiero cosciente, la realtà è influenzata invece da convinzioni profonde, di cui spesso NON ABBIAMO COSCIENZA, che si sono stratificate nel subconscio col passare dei decenni, e dalle relative emozioni negative cristallizzate che si trovano anch’esse dentro di noi.
Quindi, se voglio modificare la realtà esterna, devo andare ad agire nel mio subconscio, devo operare una DISCESA NEGLI INFERI, dove si trovano le mie ombre, il mio passato cristallizzato, coloro che io credevo morti ma che ancora non lo sono e mi attendono nell'oscurità per darmi un messaggio! Ogni EROE a un certo punto del suo viaggio iniziatico deve compiere questa discesa agli inferi, nel mondo delle ombre.
Il momento fondamentale della pratica alchemica – la quale mira a trasmutare convinzioni limitanti ed emozioni negative accumulatesi nel subconscio – consiste nell’OSSERVARE tali emozioni, fastidi, lamentele, giudizi... ogniqualvolta emergono allo scoperto. Se li esponiamo al Sole della nostra osservazione essi con il tempo si inceneriscono. Non è un caso che Ercole nel mito dell’Idra per uccidere il mostro lo estragga dalla palude esponendolo alla luce del Sole, la luce della consapevolezza. Ciò che si trova nascosto nel subconscio ha potere su di noi solo fino a quando rimane occultato nel buio, ma quando viene illuminato dall’osservazione il suo potere inizia a scemare e la sua fine è vicina.
Io ho compiuto il mio percorso in questo modo: osservando, osservando, osservando. Quando arrivava il fastidio, il disappunto, la sofferenza bruciante... io non incolpavo mai il mondo esterno e non tentavo nemmeno di capire sul piano mentale il significato di quella sofferenza. Semplicemente mi chiudevo nella mia stanza o nel bagno sul posto di lavoro e STAVO SULL’EMOZIONE, a contatto con essa, mandando amore al mio Piombo interiore e ringraziando per l’opportunità. Non rifiutavo il dolore, ma lo investivo d’amore.
Alla lunga ho vinto io.
Oggi esistono metodi nuovi che possono facilitare non di poco il cammino. Will Bowen nel suo IO NON MI LAMENTO si è inventato un braccialetto da spostare di polso tutte le volte che ci si lamenta. Lo scopo è portare alla coscienza tutti i giudizi e le lamentele, cominciando poi a limitarli. Se smetto di lamentarmi smetto di creare all’esterno situazioni per cui lamentarmi!!!
Joe Vitale in ZERO LIMITS recita alcune frasette che gli sono state consigliate dallo sciamano hawaiano Ihaleakala Hew Len. Lo scopo è ripulire il subconscio, anche se non sai esattamente cosa ripulire. Se provi un fastidio verso qualcuno... qualcosa da ripulire c’è sempre. Vi assicuro che queste frasette funzionano, vanno ad agire direttamente sul Cuore innescando un processo di reale trasmutazione.
Buon Lavoro
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
martedì 26 gennaio 2010
martedì 19 gennaio 2010
Claudia Koll (Così fan tutte... o quasi)
A proposito di amore carnale e ravvedimento risulta interessante anche la storia dell’attrice Claudia Koll, salita alla ribalta nel 1992 per essere stata protagonista del film erotico di Tinto Brass Così fan tutte. Anche lei a un certo punto della sua vita si ritrova al centro di una profonda conversione. Anziché parlarne preferisco riportare un episodio.
Una notte del 2005, mentre facevo zapping davanti alla tv incappai nelle battute conclusive della trasmissione condotta da Andrea Pezzi “Il Tornasole”.
Il conduttore stava intervistando alcune donne famose circa la presenza di importanti figure maschili nella loro vita. A un certo punto si rivolge a Claudia Koll, che è una delle ospiti in studio:
“Claudia, per concludere, puoi farci il nome di un uomo che ha causato un profondo cambiamento nella tua vita?”
Risponde Claudia Koll: “Gesù Cristo.” Ed esplode in una risata di Cuore.
Risatina imbarazzata del conduttore che ribatte: “Si... certo... ma io mi riferivo a un uomo che c’è ancora e che ha influito sulla tua vita adesso.”
Risponde Claudia Koll sempre più divertita e con gli occhi rilucenti: “Ma... Gesù... c’è ancora!”.
Andrea Pezzi, sempre più imbarazzato, insiste: “Ok. Ma puoi citare un uomo che ti ha aiutata nel tuo cambiamento?”.
Risponde Claudia Koll: “Ma di quale cambiamento stiamo parlando? Se stiamo parlando di un vero cambiamento, di un cambiamento spirituale... è Gesù.”
Andrea Pezzi passa ai saluti finali.
In questi casi sorge sempre il dubbio: si tratta di fanatismo o di reale apertura del Cuore? Premesso che io non sono in grado di pronunciarmi con certezza circa l’autenticità del suo ravvedimento, non potendo – sfortunatamente – entrare dentro di lei; resta il fatto che di rado mi sbaglio. E questa mi pare proprio un’autentica apertura del Cuore, una conversione nel significato più profondo del termine. Vorrei riportare alcuni brani tratti da una sua intervista. La versione integrale è reperibile su http://www.medjugorje.ch/claudia_koll.htm :
Nella prima infanzia sono cresciuta con una nonna non vedente, che però vedeva con gli occhi della fede. Era molto devota alla Madonna di Pompei e al Sacro Cuore di Gesù; grazie a lei ho respirato una particolare “presenza” di fede. In seguito il Signore ha permesso che mi smarrissi… Oggi però comprendo che Dio permette lo smarrimento, e il male, perché da esso può nascere un grande bene. Ogni “figliol prodigo” diventa testimone dell’Amore e della grande Misericordia di Dio.
Dopo la conversione cos’è cambiato concretamente nelle tue scelte di vita, nel quotidiano?
La conversione è qualcosa di profondo e continuo: è aprire il cuore e cambiare, è vivere concretamente il Vangelo, è opera di rigenerazione basata su tante piccole morti e rinascite quotidiane. Nella mia vita cerco di ringraziare Dio con tanti piccoli gesti d’amore: occupandomi dei bambini, dei poveri, superando i miei egoismi… È vero che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. A volte, dimenticando noi stessi, si aprono nuovi orizzonti.
Come vedi oggi il mondo della televisione e del cinema?
Ci sono degli elementi positivi e ho molta speranza nel futuro. Credo che siano tempi maturi perché nasca qualcosa di diverso. Sogno un’arte che porti luce, speranza e gioia.
Qual è, secondo te, la missione di un artista?
Sicuramente quella di essere un po’ profeta, di illuminare il cuore degli uomini. Oggi, il male enfatizzato dai mass-media ferisce la nostra anima e la nostra speranza. L’uomo ha bisogno di conoscersi anche nelle proprie miserie, ma deve confidare nella Misericordia di Dio, che apre alla speranza. Bisogna guardare al bene che nasce anche laddove c’è il male: il male non può essere negato, ma va trasfigurato.
Secondo me l’arte contemporanea è un po’ in ritardo rispetto a quello che l’anima dell’uomo cerca, ma penso che il nuovo millennio aprirà nuovi orizzonti. Credo che l’Ars Dei sia davvero un movimento nuovo e spero che possa fiorire come dice il Papa.
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
Una notte del 2005, mentre facevo zapping davanti alla tv incappai nelle battute conclusive della trasmissione condotta da Andrea Pezzi “Il Tornasole”.
Il conduttore stava intervistando alcune donne famose circa la presenza di importanti figure maschili nella loro vita. A un certo punto si rivolge a Claudia Koll, che è una delle ospiti in studio:
“Claudia, per concludere, puoi farci il nome di un uomo che ha causato un profondo cambiamento nella tua vita?”
Risponde Claudia Koll: “Gesù Cristo.” Ed esplode in una risata di Cuore.
Risatina imbarazzata del conduttore che ribatte: “Si... certo... ma io mi riferivo a un uomo che c’è ancora e che ha influito sulla tua vita adesso.”
Risponde Claudia Koll sempre più divertita e con gli occhi rilucenti: “Ma... Gesù... c’è ancora!”.
Andrea Pezzi, sempre più imbarazzato, insiste: “Ok. Ma puoi citare un uomo che ti ha aiutata nel tuo cambiamento?”.
Risponde Claudia Koll: “Ma di quale cambiamento stiamo parlando? Se stiamo parlando di un vero cambiamento, di un cambiamento spirituale... è Gesù.”
Andrea Pezzi passa ai saluti finali.
In questi casi sorge sempre il dubbio: si tratta di fanatismo o di reale apertura del Cuore? Premesso che io non sono in grado di pronunciarmi con certezza circa l’autenticità del suo ravvedimento, non potendo – sfortunatamente – entrare dentro di lei; resta il fatto che di rado mi sbaglio. E questa mi pare proprio un’autentica apertura del Cuore, una conversione nel significato più profondo del termine. Vorrei riportare alcuni brani tratti da una sua intervista. La versione integrale è reperibile su http://www.medjugorje.ch/claudia_koll.htm :
Nella prima infanzia sono cresciuta con una nonna non vedente, che però vedeva con gli occhi della fede. Era molto devota alla Madonna di Pompei e al Sacro Cuore di Gesù; grazie a lei ho respirato una particolare “presenza” di fede. In seguito il Signore ha permesso che mi smarrissi… Oggi però comprendo che Dio permette lo smarrimento, e il male, perché da esso può nascere un grande bene. Ogni “figliol prodigo” diventa testimone dell’Amore e della grande Misericordia di Dio.
Dopo la conversione cos’è cambiato concretamente nelle tue scelte di vita, nel quotidiano?
La conversione è qualcosa di profondo e continuo: è aprire il cuore e cambiare, è vivere concretamente il Vangelo, è opera di rigenerazione basata su tante piccole morti e rinascite quotidiane. Nella mia vita cerco di ringraziare Dio con tanti piccoli gesti d’amore: occupandomi dei bambini, dei poveri, superando i miei egoismi… È vero che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. A volte, dimenticando noi stessi, si aprono nuovi orizzonti.
Come vedi oggi il mondo della televisione e del cinema?
Ci sono degli elementi positivi e ho molta speranza nel futuro. Credo che siano tempi maturi perché nasca qualcosa di diverso. Sogno un’arte che porti luce, speranza e gioia.
Qual è, secondo te, la missione di un artista?
Sicuramente quella di essere un po’ profeta, di illuminare il cuore degli uomini. Oggi, il male enfatizzato dai mass-media ferisce la nostra anima e la nostra speranza. L’uomo ha bisogno di conoscersi anche nelle proprie miserie, ma deve confidare nella Misericordia di Dio, che apre alla speranza. Bisogna guardare al bene che nasce anche laddove c’è il male: il male non può essere negato, ma va trasfigurato.
Secondo me l’arte contemporanea è un po’ in ritardo rispetto a quello che l’anima dell’uomo cerca, ma penso che il nuovo millennio aprirà nuovi orizzonti. Credo che l’Ars Dei sia davvero un movimento nuovo e spero che possa fiorire come dice il Papa.
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
martedì 12 gennaio 2010
Cunizza da Romano fan club
Oggi voglio parlare di amore carnale.
Prenderò spunto da una donna molto particolare, soprattutto in riferimento all’epoca in cui è vissuta (nasce nel 1198 ca), Cunizza da Romano, giovane nobile figlia del signore di Treviso, che a vent’anni deve acconsentire a un matrimonio combinato per questioni politiche. Ma la ragazza – fatto raro per quegli anni – non è dotata di carattere remissivo e accomodante, per cui dopo breve tempo di matrimonio infelice s’infiamma d’amore – poco cortese e molto passionale – per il poeta di corte, Sordello, un trovatore italiano molto noto, con il quale fugge. Ma questo è solo l’inizio di una fulgida carriera, perché Cunizza da Romano diviene protagonista di una serie di amori, sia ufficiali che adulteri, che la rendono addirittura famosa nell’ambiente dei trovatori, che a lei fanno talvolta riferimento nelle loro composizioni. Visse anche a casa di Cavalcante Cavalcanti, padre dello stilnovista Guido.
Di lei si diceva che “ritenesse scortese rifiutarsi a chi la richiedeva cortesemente”.
Perché noi la conosciamo? Perché il sommo Dante la inserisce nella sua Divina Commedia. Fra i lussuriosi dell’Inferno? No. La colloca nel terzo cielo del Paradiso, il cielo di Venere – ovviamente – che rappresenta l’Amore e la Bellezza. Per quanto tutti fossero d’accordo nel definire Dante un poeta eccelso, egli non era sempre amato negli ambienti della chiesa, proprio perché personaggi, situazioni e temi trattati nelle sue opere andavano talvolta in contrasto con i dogmi ecclesiastici. Sotto molti aspetti Dante era un eretico e, soprattutto, un esoterista (in merito si legga l’interessante libretto L’ESOTERISMO DI DANTE di René Guénon ). È incredibile che ancora oggi molti professori disegnino Dante come un uomo religioso e “timorato di Dio”. Evidentemente non è chiara la differenza fra religiosità e spiritualità... e sebbene di questa seconda Dante fosse sicuramente ricolmo, della prima molto difettava.
La versione ufficiale adottata ancora oggi è che Dante avrebbe collocato Cunizza in Paradiso i quanto la nobildonna in età matura si era ravveduta. Il poeta la conoscerà infatti a Firenze nella seconda metà del 1200, quando lei ha già intrapreso la via dello Spirito. Ma a mio parere la questione va analizzata più a fondo. In Dante non c’è alcun accenno di giudizio verso Cunizza da Romano né verso l’amore carnale in genere (di cui lui, come gli studiosi più preparati sanno, era un assiduo praticante) e ciò che lui e Cunizza intendono come ravvedimento non è ciò che di norma intendiamo noi – intrisi di moralismo clericale – con questo termine.
Cunizza da Romano vive la sua sessualità in maniera spontanea, senza inibizioni, ne fa addirittura una via di realizzazione spirituale... e Dante le assegna un posto in Paradiso. Perché? Perché non vive senso di colpa, non si rimprovera, non ha rammarico. Merita il Paradiso perché ha vissuto sempre nella GIOIA, prima carnale e poi spirituale. A Dante, che con una bellissima provocazione verso il lettore, le chiede come mai non si trova ancora più in alto del terzo cielo (!), la nobildonna risponde:
ma lietamente a me medesma indulgo
la cagion di mia sorte, e non mi noia;
(Dante, IX canto del Paradiso, 31-33)
Francesca, che invece ha sempre vissuto in maniera moralmente ineccepibile, un giorno tradisce il marito con il cognato Paolo, ma vive questa esperienza piena di sensi di colpa, attribuendo all’esterno – a Paolo, al libro che stavano leggendo, all’amore stesso (Amor, ch’a nullo amato amar perdona) – la causa del suo PECCATO, vive male il suo amore carnale (...e 'l modo ancor m'offende) e vivrà all’Inferno nel cerchio dei lussuriosi dopo la sua morte. (Dante, Inferno V, 100-108)
Come sempre, non è l’atto in sé, ma la maniera in cui lo viviamo, a disegnare il nostro destino. Il messaggio di Dante è piuttosto chiaro.
L’autentico ravvedimento è solo il passaggio da un’ottava inferiore a una superiore. Per cui ciò che prima è stato amore carnale non viene né condannato né ritenuto peccato, bensì semplicemente TRASMUTATO in “amore carnale per Dio”, che è ben diverso dall’amore mistico per Dio. La donna che ha vissuto a fondo la lussuria, nel momento in cui avviene il ravvedimento – termine che non implica alcun giudizio negativo nei riguardi di ciò che si è vissuto nel proprio passato – produce dentro di sé la rara capacità di “sentire Dio nella carne”, letteralmente “si concede con il proprio corpo al Signore” e vive intensamente la CRISTIFICAZIONE della propria carne, sentendo lo Spirito vibrare nelle proprie cellule. Pertanto i lussuriosi sono in grado di conoscere Dio secondo una modalità particolare che a tutti gli altri non è concessa!
Ciò vale sia per le donne che per gli uomini, anche se con sfumature diverse, in quanto gli uomini penetrano anziché venire penetrati.
[La storia di Cunizza io non la conoscevo. Ne hanno accennato Antonino Maiorana ed Emanuele Mocarelli all’interno di un corso sulla “pulizia dell’aura” al quale ho partecipato proprio questa domenica ad Asti. In questo blog ho intenzione di pubblicizzare in maniera esplicita, oltre che i miei libri, anche libri, corsi e siti di persone che stimo molto. Antonino ed Emanuele sono semplicemente due angeli, non hanno mai scritto libri e non hanno un sito, quindi non posso riportare alcun link, ma credo sia sufficiente aver parlato di loro.]
Salvatore Brizzi
DEO DUCE COMITE FERRO
(Dio come guida, la spada come compagna)
Prenderò spunto da una donna molto particolare, soprattutto in riferimento all’epoca in cui è vissuta (nasce nel 1198 ca), Cunizza da Romano, giovane nobile figlia del signore di Treviso, che a vent’anni deve acconsentire a un matrimonio combinato per questioni politiche. Ma la ragazza – fatto raro per quegli anni – non è dotata di carattere remissivo e accomodante, per cui dopo breve tempo di matrimonio infelice s’infiamma d’amore – poco cortese e molto passionale – per il poeta di corte, Sordello, un trovatore italiano molto noto, con il quale fugge. Ma questo è solo l’inizio di una fulgida carriera, perché Cunizza da Romano diviene protagonista di una serie di amori, sia ufficiali che adulteri, che la rendono addirittura famosa nell’ambiente dei trovatori, che a lei fanno talvolta riferimento nelle loro composizioni. Visse anche a casa di Cavalcante Cavalcanti, padre dello stilnovista Guido.
Di lei si diceva che “ritenesse scortese rifiutarsi a chi la richiedeva cortesemente”.
Perché noi la conosciamo? Perché il sommo Dante la inserisce nella sua Divina Commedia. Fra i lussuriosi dell’Inferno? No. La colloca nel terzo cielo del Paradiso, il cielo di Venere – ovviamente – che rappresenta l’Amore e la Bellezza. Per quanto tutti fossero d’accordo nel definire Dante un poeta eccelso, egli non era sempre amato negli ambienti della chiesa, proprio perché personaggi, situazioni e temi trattati nelle sue opere andavano talvolta in contrasto con i dogmi ecclesiastici. Sotto molti aspetti Dante era un eretico e, soprattutto, un esoterista (in merito si legga l’interessante libretto L’ESOTERISMO DI DANTE di René Guénon ). È incredibile che ancora oggi molti professori disegnino Dante come un uomo religioso e “timorato di Dio”. Evidentemente non è chiara la differenza fra religiosità e spiritualità... e sebbene di questa seconda Dante fosse sicuramente ricolmo, della prima molto difettava.
La versione ufficiale adottata ancora oggi è che Dante avrebbe collocato Cunizza in Paradiso i quanto la nobildonna in età matura si era ravveduta. Il poeta la conoscerà infatti a Firenze nella seconda metà del 1200, quando lei ha già intrapreso la via dello Spirito. Ma a mio parere la questione va analizzata più a fondo. In Dante non c’è alcun accenno di giudizio verso Cunizza da Romano né verso l’amore carnale in genere (di cui lui, come gli studiosi più preparati sanno, era un assiduo praticante) e ciò che lui e Cunizza intendono come ravvedimento non è ciò che di norma intendiamo noi – intrisi di moralismo clericale – con questo termine.
Cunizza da Romano vive la sua sessualità in maniera spontanea, senza inibizioni, ne fa addirittura una via di realizzazione spirituale... e Dante le assegna un posto in Paradiso. Perché? Perché non vive senso di colpa, non si rimprovera, non ha rammarico. Merita il Paradiso perché ha vissuto sempre nella GIOIA, prima carnale e poi spirituale. A Dante, che con una bellissima provocazione verso il lettore, le chiede come mai non si trova ancora più in alto del terzo cielo (!), la nobildonna risponde:
ma lietamente a me medesma indulgo
la cagion di mia sorte, e non mi noia;
(Dante, IX canto del Paradiso, 31-33)
Francesca, che invece ha sempre vissuto in maniera moralmente ineccepibile, un giorno tradisce il marito con il cognato Paolo, ma vive questa esperienza piena di sensi di colpa, attribuendo all’esterno – a Paolo, al libro che stavano leggendo, all’amore stesso (Amor, ch’a nullo amato amar perdona) – la causa del suo PECCATO, vive male il suo amore carnale (...e 'l modo ancor m'offende) e vivrà all’Inferno nel cerchio dei lussuriosi dopo la sua morte. (Dante, Inferno V, 100-108)
Come sempre, non è l’atto in sé, ma la maniera in cui lo viviamo, a disegnare il nostro destino. Il messaggio di Dante è piuttosto chiaro.
L’autentico ravvedimento è solo il passaggio da un’ottava inferiore a una superiore. Per cui ciò che prima è stato amore carnale non viene né condannato né ritenuto peccato, bensì semplicemente TRASMUTATO in “amore carnale per Dio”, che è ben diverso dall’amore mistico per Dio. La donna che ha vissuto a fondo la lussuria, nel momento in cui avviene il ravvedimento – termine che non implica alcun giudizio negativo nei riguardi di ciò che si è vissuto nel proprio passato – produce dentro di sé la rara capacità di “sentire Dio nella carne”, letteralmente “si concede con il proprio corpo al Signore” e vive intensamente la CRISTIFICAZIONE della propria carne, sentendo lo Spirito vibrare nelle proprie cellule. Pertanto i lussuriosi sono in grado di conoscere Dio secondo una modalità particolare che a tutti gli altri non è concessa!
Ciò vale sia per le donne che per gli uomini, anche se con sfumature diverse, in quanto gli uomini penetrano anziché venire penetrati.
[La storia di Cunizza io non la conoscevo. Ne hanno accennato Antonino Maiorana ed Emanuele Mocarelli all’interno di un corso sulla “pulizia dell’aura” al quale ho partecipato proprio questa domenica ad Asti. In questo blog ho intenzione di pubblicizzare in maniera esplicita, oltre che i miei libri, anche libri, corsi e siti di persone che stimo molto. Antonino ed Emanuele sono semplicemente due angeli, non hanno mai scritto libri e non hanno un sito, quindi non posso riportare alcun link, ma credo sia sufficiente aver parlato di loro.]
Salvatore Brizzi
DEO DUCE COMITE FERRO
(Dio come guida, la spada come compagna)
martedì 5 gennaio 2010
Il curriculum del disonore
Non insegnate ai vostri figli come si compila un curriculum.
Il condottiero non cerca lavoro, lo crea.
I giovani d'oggi vengono istruiti a essere schiavi, dipendenti, mendicanti... non leader. La scuola secondaria e quella universitaria non sono scuole di leader, bensì di servi. Nel mio libro+dvd ALCHIMIA CONTEMPORANEA faccio un’importante distinzione fra IMPRENDITORE e DIPENDENTE, perché si tratta di due livelli di coscienza ben precisi, di due atteggiamenti verso la vita, due modi di percepire il mondo. Ebbene, le scuole pubbliche danno per scontato che tu un giorno voglia diventare un dipendente, con lo stipendio sicuro, la pensione e, soprattutto, senza responsabilità.
Dopo l'università – fucina di DIPENDENTI psicologici – un giovane trascorre la sua vita a mendicare lavoro da qualcuno. Non avendo un SOGNO in cui credere, è destinato a seguire chi ce l’ha. Prima proverà l’ansia del dover trovare lavoro, del dover piacere a un selezionatore del personale, poi la paura di perderlo, di non piacere più all’azienda per cui lavora. Gli verrà insegnato a scrivere correttamente un curriculum, come una puttana che si trucca per piacere al suo cliente. Non insegnate ai vostri figli come scrivere un curriculum – non calpestate fino a tal punto la loro dignità – piuttosto insegnate loro a inseguire un SOGNO, a provare PASSIONE per qualcosa. Insegnate loro a creare il nuovo, anziché farsi assumere in un’azienda creata da qualcun altro.
Saper scrivere il proprio curriculum significa specializzarsi nell'arte della prostituzione.
Prostituirsi nel mondo del lavoro è divenuto la norma. Nessuno si scandalizza più del fatto che i giovani non abbiano SOGNI e il loro scopo sia trovare un lavoro – e uno vale l’altro, come i clienti per le puttane – purché fornisca loro dei soldi da spendere il sabato sera, o nelle vacanze estive. Mi va anche bene fare un lavoro dove non c’è creatività, non c’è fantasia, non c’è soddisfazione per il risultato ottenuto... purché a fine mese abbia lo stipendio sicuro, possa mantenere la famiglia e pagare il mutuo! Questa è la psicologia del dipendente. E non c’entra quanto uno guadagna o quale sia la sua posizione gerarchica, perché ci sono anche ministri, manager e amministratori delegati con una psicologia da dipendenti!
Dall’altra parte ci sono operai e segretarie con una psicologia da imprenditori, ma sono persone che a breve termine lasceranno il loro posto di lavoro per realizzare un SOGNO, per gettarsi nel mondo, per essere seguiti anziché continuare a seguire.
NON DUCOR DUCO (=non vengo condotto, conduco) è il loro motto.
Salvatore Brizzi
Il condottiero non cerca lavoro, lo crea.
I giovani d'oggi vengono istruiti a essere schiavi, dipendenti, mendicanti... non leader. La scuola secondaria e quella universitaria non sono scuole di leader, bensì di servi. Nel mio libro+dvd ALCHIMIA CONTEMPORANEA faccio un’importante distinzione fra IMPRENDITORE e DIPENDENTE, perché si tratta di due livelli di coscienza ben precisi, di due atteggiamenti verso la vita, due modi di percepire il mondo. Ebbene, le scuole pubbliche danno per scontato che tu un giorno voglia diventare un dipendente, con lo stipendio sicuro, la pensione e, soprattutto, senza responsabilità.
Dopo l'università – fucina di DIPENDENTI psicologici – un giovane trascorre la sua vita a mendicare lavoro da qualcuno. Non avendo un SOGNO in cui credere, è destinato a seguire chi ce l’ha. Prima proverà l’ansia del dover trovare lavoro, del dover piacere a un selezionatore del personale, poi la paura di perderlo, di non piacere più all’azienda per cui lavora. Gli verrà insegnato a scrivere correttamente un curriculum, come una puttana che si trucca per piacere al suo cliente. Non insegnate ai vostri figli come scrivere un curriculum – non calpestate fino a tal punto la loro dignità – piuttosto insegnate loro a inseguire un SOGNO, a provare PASSIONE per qualcosa. Insegnate loro a creare il nuovo, anziché farsi assumere in un’azienda creata da qualcun altro.
Saper scrivere il proprio curriculum significa specializzarsi nell'arte della prostituzione.
Prostituirsi nel mondo del lavoro è divenuto la norma. Nessuno si scandalizza più del fatto che i giovani non abbiano SOGNI e il loro scopo sia trovare un lavoro – e uno vale l’altro, come i clienti per le puttane – purché fornisca loro dei soldi da spendere il sabato sera, o nelle vacanze estive. Mi va anche bene fare un lavoro dove non c’è creatività, non c’è fantasia, non c’è soddisfazione per il risultato ottenuto... purché a fine mese abbia lo stipendio sicuro, possa mantenere la famiglia e pagare il mutuo! Questa è la psicologia del dipendente. E non c’entra quanto uno guadagna o quale sia la sua posizione gerarchica, perché ci sono anche ministri, manager e amministratori delegati con una psicologia da dipendenti!
Dall’altra parte ci sono operai e segretarie con una psicologia da imprenditori, ma sono persone che a breve termine lasceranno il loro posto di lavoro per realizzare un SOGNO, per gettarsi nel mondo, per essere seguiti anziché continuare a seguire.
NON DUCOR DUCO (=non vengo condotto, conduco) è il loro motto.
Salvatore Brizzi
venerdì 1 gennaio 2010
La Prosperità invece della lamentela
Questo blog è guidato da un unico principio: il mondo non esiste come realtà oggettiva esterna a te, bensì come estensione del tuo essere. Il mondo non è un’entità indipendente da te, esso si trova dentro la tua coscienza e può solo reagire a ciò che tu sei. Stiamo parlando del capovolgimento dell’attuale paradigma conoscitivo, un ribaltamento del consueto modo di pensare la realtà intorno a noi. Non sto semplicemente parlando di una nuova filosofia, ma di una nuova specie di esseri viventi che sostituirà gli attuali esseri umani!
Giovani dalle possibilità infinite, che hanno smesso di idolatrare il potere del mondo e adesso hanno il mondo ai loro piedi. Giovani con un essere pienamente sviluppato, il Cuore aperto, una coscienza espansa, capaci di accumulare grandi ricchezze e vivere nel lusso. Giovani che hanno abbattuto l’assurda divisione fra materia e spirito, potere temporale e potere spirituale. Permettere a questa nuova specie di crescere e diffondersi sulla Terra è il nostro scopo.
Recentemente alcune persone mi hanno chiesto: “Perché non ti occupi più di esoterismo come facevi prima? Perché non si trova più in rete il tuo articolo sul signoraggio bancario? Perché non hai più scritto nulla sugli alieni? Perché non fondi un gruppo su Facebook contro le vaccinazioni? Perché non entri in politica?...”. La risposta che ho dato a chi mi rivolgeva tali domande voglio che serva da introduzione per il presente blog:
In questi anni mi sono accorto che tutti gli argomenti succitati – per quanto alcuni possano anche rivelarsi singolari e affascinanti agli occhi di un ricercatore curioso come me – portano le persone a provare MAGGIOR GIUDIZIO verso il mondo. Ognuno di questi argomenti viene preso dalla maggior parte delle persone come giustificazione per provare odio verso qualcuno o qualcosa. Che siano le banche, le vaccinazioni, il politico di turno, la religione o l’alieno cattivone che ti rapisce, tutto viene usato come una scusa per affermare che IL MONDO FA SCHIFO!
Ho conosciuto ‘iniziati’ appartenenti a scuole di magia, fondatori di gruppi di gnosi, apprezzati esoteristi, terapeuti di ogni genere, persino un master reiki che in realtà era un ‘vampiro energetico’. Nessuno di questi personaggi faceva parte della nuova specie di cui vi sto parlando: coloro che vivono nella Bellezza e nell’Abbondanza, coloro che creano il mondo anziché venire creati da esso. Tutti questi personaggi hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi, vedono sempre qualcosa nel mondo che non sta andando per il verso giusto. In loro c’era sempre giudizio, disappunto, fastidio. Non colgono la perfezione, il loro Cuore non scorge la Bellezza.
Responsabile di un ordine iniziatico da dieci anni... si lamentava perché a causa della crisi il suo negozio stava perdendo clienti. Iniziatore di una scuola di gnosi da vent’anni... si lamentava perché la sua ragazza lo aveva lasciato a causa di una terza persona. Una donna Master Reiki da dodici anni... si lamentava del fatto che i grandi gruppi bancari stanno affamando il nostro pianeta.
Ecco... questi sono solo alcuni esempi (e vi assicuro che potrei farne molti di più) dei SERVI che ho incontrato lungo il mio cammino. Sono i lamentanti, coloro che attribuiscono a un fattore ‘esterno’ la causa delle loro disgrazie o delle disgrazie del mondo. Un giorno il vecchio iniziatore della scuola di gnosi mi raccontò di aver subito un torto da parte del responsabile di un centro conferenze, era pieno di giudizio nei confronti di questa persona e si chiedeva perché al mondo esistono uomini così disonesti!!!
Nemmeno gli sfiorava la mente che la presunta ‘ingiustizia’ in realtà l’aveva creata lui stesso, in quanto il mondo ‘esteriore’ è solo un’estensione dell’essere interiore e non può vivere di vita propria.
Capisco che questi comportamenti siano normali manifestazioni della natura umana, ma da chi – teoricamente – dovrebbe aver svolto per anni un lavoro interiore, mi aspettavo qualcosa di più. Ecco perché, pur comprendendo nel mio Cuore questi comportamenti, mi sono progressivamente allontanato dall’ambiente cosiddetto ‘esoterico’. Per quanto ciò che si dice nell’esoterismo sia magnifico e io stesso in proposito abbia scritto alcuni libri molto apprezzati su ALCHIMIA, MAGIA e RISVEGLIO, mi sono accorto che gli studiosi in grado di capire a fondo e poi mettere in pratica gli insegnamenti esoterici sono davvero pochi (anche se ognuno dice di essere fra quei pochi). In sincerità, ho conosciuto persone molto più positive, motivate, oneste con se stesse e prive di giudizi... nel mondo degli imprenditori e nell’ambiente dello sport, fra gente che non ha mai letto Givaudan, Guénon, Blavatsky o Evola, ma che vive nella Prosperità e bada a realizzare risultati utili nella pratica.
Adesso insegno solo l’Abbondanza, la Prosperità, la Perfezione, la Bellezza. Mi limito a spiegare che l’esterno non è esterno, che le persone e le cose sono immagini nella coscienza, che la realtà è fabbricata dal nostro cervello, che Benessere e Ricchezza sono a portata di mano, che il mondo è la nostra ombra.
Il mondo è solo un mandala di sabbia, soffiaci sopra e disperdilo.
Il mondo è dentro di te e tutto ti è possibile.
Salvatore Brizzi
DEO DUCE COMITE FERRO
(Dio come guida, la spada come compagna)
Giovani dalle possibilità infinite, che hanno smesso di idolatrare il potere del mondo e adesso hanno il mondo ai loro piedi. Giovani con un essere pienamente sviluppato, il Cuore aperto, una coscienza espansa, capaci di accumulare grandi ricchezze e vivere nel lusso. Giovani che hanno abbattuto l’assurda divisione fra materia e spirito, potere temporale e potere spirituale. Permettere a questa nuova specie di crescere e diffondersi sulla Terra è il nostro scopo.
Recentemente alcune persone mi hanno chiesto: “Perché non ti occupi più di esoterismo come facevi prima? Perché non si trova più in rete il tuo articolo sul signoraggio bancario? Perché non hai più scritto nulla sugli alieni? Perché non fondi un gruppo su Facebook contro le vaccinazioni? Perché non entri in politica?...”. La risposta che ho dato a chi mi rivolgeva tali domande voglio che serva da introduzione per il presente blog:
In questi anni mi sono accorto che tutti gli argomenti succitati – per quanto alcuni possano anche rivelarsi singolari e affascinanti agli occhi di un ricercatore curioso come me – portano le persone a provare MAGGIOR GIUDIZIO verso il mondo. Ognuno di questi argomenti viene preso dalla maggior parte delle persone come giustificazione per provare odio verso qualcuno o qualcosa. Che siano le banche, le vaccinazioni, il politico di turno, la religione o l’alieno cattivone che ti rapisce, tutto viene usato come una scusa per affermare che IL MONDO FA SCHIFO!
Ho conosciuto ‘iniziati’ appartenenti a scuole di magia, fondatori di gruppi di gnosi, apprezzati esoteristi, terapeuti di ogni genere, persino un master reiki che in realtà era un ‘vampiro energetico’. Nessuno di questi personaggi faceva parte della nuova specie di cui vi sto parlando: coloro che vivono nella Bellezza e nell’Abbondanza, coloro che creano il mondo anziché venire creati da esso. Tutti questi personaggi hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi, vedono sempre qualcosa nel mondo che non sta andando per il verso giusto. In loro c’era sempre giudizio, disappunto, fastidio. Non colgono la perfezione, il loro Cuore non scorge la Bellezza.
Responsabile di un ordine iniziatico da dieci anni... si lamentava perché a causa della crisi il suo negozio stava perdendo clienti. Iniziatore di una scuola di gnosi da vent’anni... si lamentava perché la sua ragazza lo aveva lasciato a causa di una terza persona. Una donna Master Reiki da dodici anni... si lamentava del fatto che i grandi gruppi bancari stanno affamando il nostro pianeta.
Ecco... questi sono solo alcuni esempi (e vi assicuro che potrei farne molti di più) dei SERVI che ho incontrato lungo il mio cammino. Sono i lamentanti, coloro che attribuiscono a un fattore ‘esterno’ la causa delle loro disgrazie o delle disgrazie del mondo. Un giorno il vecchio iniziatore della scuola di gnosi mi raccontò di aver subito un torto da parte del responsabile di un centro conferenze, era pieno di giudizio nei confronti di questa persona e si chiedeva perché al mondo esistono uomini così disonesti!!!
Nemmeno gli sfiorava la mente che la presunta ‘ingiustizia’ in realtà l’aveva creata lui stesso, in quanto il mondo ‘esteriore’ è solo un’estensione dell’essere interiore e non può vivere di vita propria.
Capisco che questi comportamenti siano normali manifestazioni della natura umana, ma da chi – teoricamente – dovrebbe aver svolto per anni un lavoro interiore, mi aspettavo qualcosa di più. Ecco perché, pur comprendendo nel mio Cuore questi comportamenti, mi sono progressivamente allontanato dall’ambiente cosiddetto ‘esoterico’. Per quanto ciò che si dice nell’esoterismo sia magnifico e io stesso in proposito abbia scritto alcuni libri molto apprezzati su ALCHIMIA, MAGIA e RISVEGLIO, mi sono accorto che gli studiosi in grado di capire a fondo e poi mettere in pratica gli insegnamenti esoterici sono davvero pochi (anche se ognuno dice di essere fra quei pochi). In sincerità, ho conosciuto persone molto più positive, motivate, oneste con se stesse e prive di giudizi... nel mondo degli imprenditori e nell’ambiente dello sport, fra gente che non ha mai letto Givaudan, Guénon, Blavatsky o Evola, ma che vive nella Prosperità e bada a realizzare risultati utili nella pratica.
Adesso insegno solo l’Abbondanza, la Prosperità, la Perfezione, la Bellezza. Mi limito a spiegare che l’esterno non è esterno, che le persone e le cose sono immagini nella coscienza, che la realtà è fabbricata dal nostro cervello, che Benessere e Ricchezza sono a portata di mano, che il mondo è la nostra ombra.
Il mondo è solo un mandala di sabbia, soffiaci sopra e disperdilo.
Il mondo è dentro di te e tutto ti è possibile.
Salvatore Brizzi
DEO DUCE COMITE FERRO
(Dio come guida, la spada come compagna)