La Porta d'Oro: Macchina addormentata, macchina sveglia

In questo articolo, il mio intento è portare la vostra attenzione sulla differenza fra una macchina biologica sveglia e una addormentata. “Macchina biologica” è un modo per definire la personalità. Ebbene sì, la macchina può essere svegliata. Vi dirò di più: è la macchina che deve essere svegliata e messa in contatto con l’anima, in quanto l’anima SUL SUO PIANO È GIÀ SVEGLIA.

L’anima è di per sé sveglia, ma questo non significa che non continui ad evolvere e che il suo corpo causale non divenga sempre più luminoso. Evolve sempre, per il solo fatto che ogni tanto decide di incarnarsi su un pianeta, ma evolve ancora di più attraverso una personalità che si è svegliata.

Alchemicamente si costruisce il corpo causale – l’involucro dell’anima – mentre dal punto di vista della coscienza... slittiamo dalla macchina all’anima, che è poi l’Angelo Solare degli insegnamenti di Alice Bailey.

L’illuminazione che fa riferimento alla non-dualità non si occupa della costruzione/identificazione dell’anima e non si occupa di risvegliare la macchina. Questo porta a delle conseguenze piuttosto evidenti: certi personaggi si identificano con l’Uno, ma sotto altri aspetti hanno più problemi di una persona comune e sembrano dei rincoglioniti o degli sprovveduti. Osservandoli, si capisce chiaramente che non c’è stato un lavoro di base.

Un’anima che, invece di restare schiava dell’apparato psicofisico, ne diviene la padrona (il “padrone di casa” di Gurdjieff o “la voce del padrone” a cui si riferiva Battiato), ha accesso a possibilità di SERVIZIO sul pianeta che sono impensabili per una macchina che resta addormentata. Risvegliare la macchina biologica per utilizzarla come strumento magico (IlGiardinodeiLibri, Macrolibrarsi, Amazon, audio-libro).

Il problema, infatti, è che finché la macchina resta addormentata, ha la meglio sull’anima, la quale continua a rimanerne schiava. LA MECCANICITÀ È UN FENOMENO MOLTO POTENTE. Ricordate che il mondo è letteralmente “dominato dalle macchine” - come si racconta nel film Matrix (1999) - e che questo pianeta è stato creato da esseri che ci vogliono addormentati, perché ci usano letteralmente come batterie.

Attraverso una macchina sveglia si può lavorare con l’energia sessuale o con le tecniche di respirazione in maniera efficace, senza rischiare di danneggiarsi, cioè di finire a raccontare il proprio vissuto spirituale di fronte a un laureato in psichiatria spalleggiato da due signori nerboruti in camice bianco!

L’ho già visto succedere diverse volte, più di quanto non crediate. Ragazzi, state attenti, perché l’energia sessuale e le tecniche di respirazione (pranayama) sono potenti; saturare con queste energie una macchina addormentata significa correre troppi rischi. In questi venti anni di insegnamento – più altri sette anni trascorsi come allievo in diverse scuole – ho visto tante persone che si sono danneggiate sul piano fisico o su quello psicologico e NEMMENO UNA che si sia identificata con l’Uno e abbia raggiunto la pace interiore!

Riassumendo: lavorare con tecniche spirituali all’interno dello stato di sonno, non ha senso ed è pericoloso. Lo so che molti di voi lo fanno e so anche che alcuni di voi insegnano ai propri allievi tecniche di ogni genere, orientali e occidentali, ma, non me ne vogliate, il mio compito è proprio raccontare queste cose. Non vi sto giudicando per questo, ma in ogni caso non mi attendo che voi non mi giudichiate.

Qualcuno mi ha chiesto dei Corsi di Risvegliodella Coscienza. Chiariamo che i Corsi non sono una scuola iniziatica e non vi insegnano “tecniche occulte” né pratiche di meditazione. NON VI PORTIAMO ALL’ILLUMINAZIONE COSMICA. Organizziamo corsi-base, che hanno il solo scopo di rendere le persone più sveglie alla propria anima e, soprattutto, di insegnar loro a gestire meglio il rapporto con gli eventi della vita. Se vi impegnate assiduamente... il risultato massimo che possiamo garantirvi è di diventare NORMALI. E vi assicuro che sarebbe un grande risultato. Se avete mire spirituali da grandi esoteristi, rivolgetevi altrove.

Ma forse, se uno diventa normale, poi non cerca più l’illuminazione. Pensateci. Pensate al vero motivo che vi fa inseguire quella strana cosa chiamata illuminazione. Se foste felici e soddisfatti di voi, cerchereste ancora l’illuminazione? Non state forse cercando l’illuminazione solo perché ancora non sopportate la vostra vita?

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]