La Porta d'Oro: CORPO, ANIMA e SPIRITO

In seguito al mio precedente articolo su CORPO, ANIMA e SPIRITO, alcune persone, quando mi hanno incontrato dal vivo mi hanno giustamente chiesto:

«Brizzi, hai detto che l’anima è la parte senziente di noi e che si crea progressivamente grazie all’incontro di spirito e materia, cioè di spirito e corpo. Ma non capisco qual è il ruolo della mente in tutto questo. Non è la mente la nostra parte senziente, cioè quella che ci distingue dagli animali?»

corpo anima spirito - lapis philosophorum

Quando nel precedente articolo ho usato il termine corpo, intendevo “apparato psicofisico”. Potrei anche dire “apparato corpo-mente”, espressione cara a Nisargadatta Maharaj, oppure “macchina biologica”. Stiamo sempre indicando uno strumento costituito di MENTE, EMOZIONI e CORPO FISICO.

Quando lo spirito si manifesta attraverso la roccia non diventa cosciente di sé, ossia non si crea l’anima senziente. Quando lo spirito si manifesta attraverso le piante, anche in questo caso non si crea l’anima senziente. Quando si manifesta attraverso gli animali... dipende... poiché ogni specie animale possiede un grado più o meno elevato di sviluppo della cosiddetta “mente”, anche se noi ANTROPOMORFIZZIAMO i comportamenti e gli sguardi degli animali credendo che anche il topo ragioni come noi e agisca per le ragioni per cui lo faremmo noi (non voglio in alcun modo sminuire le capacità dei nostri amici a quattro zampe, ma vi siete mai chiesti perché un cane cerca le persone sotto le macerie?).

Il ragno è piuttosto lontano dall’essere senziente, mentre il cane, il gatto, il cavallo, l’elefante e poche altre specie... stanno sviluppando un corpo mentale che comincia ad essere adatto alla realizzazione della coscienza di sé. L’animale-uomo ha già una mente che gli consente di divenire consapevole di sé.

Lo spirito che passa attraverso la roccia – priva di mente – non diventa cosciente di sé, ma se lo spirito passa attraverso un essere umano che ha già sviluppato la MENTE DUALE, quella che divide tutto tra interno ed esterno, giusto e sbagliato, allora diventa SENZIENTE, ossia cosciente di sé.

Ricordatevi che è la dualità a permettere la coscienza di sé.

Più ci sentiamo separati dal mondo, più diveniamo senzienti, cioè coscienti di noi stessi.

L’elemento chiave è proprio la mente, la quale, quando raggiunge un certo grado di sviluppo all’interno di una certa specie, permette la consapevolezza di sé, la quale altrimenti non si verifica.

Sono sicuro che adesso abbiate compreso il ruolo essenziale svolto dalla mente duale nello sviluppo dell’anima senziente.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

TUTTA LA VERITÀ SUI

VAMPIRI

di Salvatore Brizzi