La Porta d'Oro: Lavorare su di sé o prendersi per il culo

Discorso fattomi da una signora durante la pausa di una lezione: «Salvatore, non mi è piaciuto come hai risposto a quella donna. Sei stato troppo aggressivo, l’hai messa in imbarazzo, si vedeva chiaramente che dopo stava male. Questo non è sicuramente AMORE».

Discorso fatto da un signore all’organizzatrice di un mio corso, al termine della prima lezione: «Mi spiace, ma non vengo più, non mi piace questo Brizzi, si prende gioco delle persone. Le persone hanno bisogno di AIUTO e lui invece le prende in giro. Questo è sadismo».

Le due parole chiave sono AMORE e AIUTO.

"Mitosi, meiosi, morte", Bernadetta Ghigo, 2015

Il Corso di Risveglio della Coscienza, tenuto da me e dai miei collaboratori, non è un corso di meditazione, né di Yoga, né di Reiki, né di attivazione o lavaggio dei chakra... è un’esperienza che coinvolge le persone anche, inevitabilmente, dal punto di vista psicologico (nei limiti del possibile, dal momento che le persone sono tante e io non faccio consulenze personali). Le persone vengono spinte ad auto-osservarsi, cioè ad osservare i meccanismi che scattano dentro di loro, SEMPRE, sia quando fanno gli interventi a voce alta, sia nelle pause, sia durante i pasti, ecc.

Ovviamente, non sto parlando male delle succitate attività – che, peraltro, io stesso in passato ho svolto – ma sto unicamente puntualizzando che tu puoi fare Yoga o Reiki o Terapie Essene, senza aver fatto un solo giorno di reale lavoro su te stesso, senza cioè che qualcuno ti abbia mai fatto osservare un tuo meccanismo psicologico o che ti abbia spiegato cosa sono la Legge dello Specchio e la Legge di Compensazione.

Ricordo di una volta in cui, dopo una sessione di meditazione, una signora si era infastidita perché quella a fianco a lei le aveva sporcato il tappetino camminandoci sopra prima di togliersi le scarpe. Evidentemente, nessuno le aveva spiegato la Sacra Legge del lavoro su di sé: “Sono io che glielo sto facendo fare, sono io che glielo sto facendo dire”. Sarebbe bastata questa semplice conoscenza di base, per farla uscire dal suo fastidio, invece è rimasta fermamente convinta di aver ragione e persuasa che il mondo sia un posto popolato da persone stupide.

L’ideale, per l’insegnante di qualunque disciplina, anche non spirituale, sarebbe infatti apprendere profondamente i principi del Corso di Risveglio e poi trasmetterli all’interno del proprio insegnamento, anche solo con l’esempio vivente. Non c’è motivo per cui un allenatore di basket non debba incarnare e poi trasmettere dei principi che si riveleranno poi utili nella vita dei suoi studenti/atleti.

Se una persona frequenta un Corso di Risveglio deve essere disposta a LAVORARE, non solo a soddisfare il sapere intellettuale. In altre parole, ti devi mettere in gioco, non limitarti a posare il tuo culo sulla sedia e ascoltare nozioni per due ore.

Sappiate che, al contrario, ci sono persone che si lamentano perché vorrebbero essere più coinvolte, vorrebbero essere sottoposte a provocazioni da parte mia, in modo da sentir “scricchiolare” il loro ego, proprio per avere la possibilità di mettersi maggiormente in gioco. Sono le persone che hanno compreso cosa significa lavorare su di sé, e vorrebbero anche fare più in fretta, ma purtroppo, come ho già detto, in un contesto di “lezione” non c’è la possibilità di fare più di tanto. Inoltre, io devo mediare tra un estremo e l’altro, perché, come dimostrano le testimonianze che ho riportato all’inizio dell’articolo, qualcuno va già in crisi anche solo a vedere un’altra persona del pubblico che viene un po’ “scrollata”.

Continua nel prossimo post: Il vero AMORE e il vero AIUTO .

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

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di Salvatore Brizzi