La Porta d'Oro: Il vero AMORE e il vero AIUTO

Continua dall'articolo: Lavorare su di sé o prendersi per il culo .

Nel caso non l’aveste fatto, vi invito a rileggere le due testimonianze che riporto nel precedente articolo, dalle quali emerge che le persone hanno un’idea infantile di ciò che sono l’amore e l’aiuto, perciò non sanno riconoscerli quando li incontrano.

"Mi sembra", Bernadetta Ghigo, 2015

L’insegnante ama i suoi allievi, così come l’allenatore ama i ragazzi che allena, tuttavia questo non gli impedisce di essere severo con loro, al punto da farsi talvolta odiare. Succedeva anche a me quando, oramai una vita fa, praticavo atletica leggera. Il rapporto che si instaura fra allenatore e atleta (o fra l’insegnante di uno strumento musicale e il suo studente) è l’ottava bassa del rapporto che si instaura fra MAESTRO e ALLIEVO, il quale è un rapporto archetipico.

IL VERO AIUTO È UN ATTO D’AMORE, ma il vero amore non è la continua attenzione a non far male alla personalità dell’altro. L’amore non è “dare all’altro la felicità”, perché la felicità nessuno te la può dare. Semmai, l’amore è AIUTARE L’ALTRO AFFINCHÉ SMANTELLI UN PEZZO ALLA VOLTA IL SUO EGO E FACCIA EMERGERE LA FELICITÀ DENTRO DI SÉ.

Allo stesso modo, aiutare qualcuno non implica sempre il fatto di farlo stare meglio. Se tu sei povero e io ti do dei soldi, ti sto aiutando? Dipende. Talvolta sì e talvolta no.

Mentre aiutiamo l’altra persona affinché trovi la serenità dentro di sé, può essere che lei senta dolore anziché sollievo. Questo dolore è una conseguenza della “durezza del Cuore” di quella persona. In parole più semplici, se io ti dico che sei stupido, tu puoi farti una risata o starci male per giorni, ma questo non dipende dalla mia cattiveria, bensì dalla tua disponibilità a liberarti della tua corazza. Se la tua corazza è spessa, la liberazione sarà più difficile e dolorosa.

Se tu mi chiedi di aiutarti ad avere successo nella vita, ma io vedo che non puoi averlo a causa del tuo ego troppo forte, la prima operazione che devo compiere riguarda lo smantellamento di quell’ego, e non darti consigli su come avere successo, altrimenti basterebbe che tu leggessi un manuale motivazionista!

Può essere che per aiutarti ad avere successo io decida di umiliarti pubblicamente. Io ti sto aiutando, ma a te potrebbe sembrare che io voglia farti del male oppure che io mi diverta alle tue spalle.

Sul tema dell’aiuto ci si potrebbe scrivere un libro, ma sono sicuro di avervi dato almeno degli spunti interessanti.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

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di Salvatore Brizzi